Da martedì 9 gennaio a domenica 6 maggio 2018 si riaprono per i più piccoli – con le repliche programmate al mattino per le scuola – le porte del Teatro Carignano di Torino con la messa in scena di ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE tratto dal romanzo di Lewis Carroll. Il debutto dello spettacolo in prima nazionale per il pubblico è fissato per sabato 13 gennaio 2018, alle ore 16.00 (calendario completo nella pagina successiva).
Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, è diretto da Marco Lorenzi ed è interpretato da Ludovica Apollonj Ghetti, Vittorio Camarota, Giorgia Cipolla, Marta Cortellazzo Wiel, Alfonso D’Angelo. L’adattamento è di Marco Lorenzi e Francesco Scarrone, l’ideazione delle scene e dei costumi dello stesso Lorenzi e degli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Torino Eleonora Gallo e Stefano Di Pascale.
Marco Lorenzi porta in scena un testo che conserva il fascino del sogno attraverso i suoi personaggi, la psicologia umana, le emozioni, la vulnerabilità, i doppi sensi, le figure retoriche, che sono in fondo una metafora della vita.
La curiosità muove Alice nelle sue avventure in un mondo sottosopra, popolato da personaggi curiosi e bislacchi.
Alice: «Che strada devo prendere?». Stregatto: «Dove stai andando?» Alice: «Non lo so». Stregatto: «Allora non importa. Se non sai dove stai andando, qualsiasi strada ti ci porterà». Va in scena al Teatro Carignano, per la regia di Marco Lorenzi, Alice nel paese delle meraviglie il capolavoro assoluto di Lewis Carroll che, dopo Pinocchio, Cenerentola, Hansel & Gretel, Peter Pan e La bella addormentata nel bosco sarà il nuovo terreno di incontro con i bambini e le loro famiglie. Alice è una bimba come tante, ma al contempo è un’eroina. Abbandona il noioso pomeriggio al parco per inseguire il Bianconiglio fin giù nelle viscere della terra, nelle profondità del suo essere. Ma la sua discesa è un lento passaggio dal mondo del reale al mondo delle Meraviglie. È un eroina perché affronta la Regina di Cuori e la sconfigge con la forza della consapevolezza e della fiducia in se stessa. Il suo personaggio può essere facilmente sottratto al suo contesto storico e ricollocato a piacere in qualunque altro momento o spazio, senza perdere la sua essenza. È pura e semplice, sempre pronta ad interrogarsi sulle buone maniere. Curiosa e pronta ad imparare come una tela bianca. Carroll delinea un’eroina fuori dal comune in grado di offrirci una visione di Wonderland più incontaminata possibile. Questo sguardo ci restituisce un modo fantastico fatto di strani personaggi, giochi di parole, di riflessioni che si muovono tra l’assurdo e il filosofico, analisi del tempo inteso come meteorologico ma anche metafisico, di attività bizzarre quali la Maratonda e il croquet, giocato con improbabili mazze fatte da fenicotteri rosa. È la fantasia che porta lontano Alice quasi a ricordare ai più piccoli che l’immaginazione può essere il motore delle possibilità, che sognare può portare lontano e consente di accedere a tutte le avventure fantastiche che si desidera, fino a farle sembrare quasi realtà. «Che bellezza – canta Alice – se sapessi che, quel mondo delle meraviglie c’è».
01_comunicato stampa ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE
02_Biografia Marco Lorenzi