Lo spettacolo è interpretato da Elena Callegari, Francesca Cutolo, Maria Roveran. I costumi sono di Ursula Patzak e le luci di Camilla Piccioni.
Lingua Madre – Mameloschn sarà replicato al Gobetti, per la Stagione in abbonamento del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, fino a domenica 11 febbraio 2018.
Solo una madre è capace di uccidere con una mezza frase: un dialogo intimo e politico, una ricerca della verità, delle origini, dell’identità, che Paola Rota dirige dopo il successo di “Due partite”. In scena Elena Callegari, Francesca Cutolo, Maria Roveran.
Tre donne, altrettante generazioni: un’anziana madre, sua figlia e sua nipote. Lin, Clara e Rahel. Una famiglia ebrea trapiantata in Germania, le cui radici affondano in un passato ormai lontano di socialismo, guerra e lotta politica combattuta all’ombra del Muro di Berlino. È l’ebraismo, con i suoi dogmi, un ingombro da cui tutte e tre tentano di liberarsi invano, così come dal senso di inadeguatezza dovuto a chi si sente comunque un eterno straniero, fuori posto e mai a casa. Silente e insidioso come uno spettro, il passato continua a presentare i suoi conti da pagare, a frenare le scelte di vita e i modi di agire quotidiani. Le tre donne si confrontano, si parlano, si svelano segreti, dominate da quel non detto, o detto altrove, che segna e decide un rapporto madre-figlia.
Sasha Marianna Salzmann è nata nel 1985 a Volgograd nell’Unione Sovietica. La scrittrice, curatrice e drammaturga tedesca vive fra Berlino e Istanbul. Attualmente è autrice residente del teatro Maxim Gorki di Berlino, ben noto per le sue messe in scena dedicate alla post-migrazione. È cofondatrice del magazine socio-culturale freitext. La sua pièce teatrale Muttermale Fenster blau ha vinto nel 2012 il Kleist Förderpreis. Nel 2013 il premio del pubblico delle Giornate Teatrali di Mülheim [Mülheimer Theatertage] è stato assegnato all’opera teatrale Muttersprache Mameloschn (Lingua Madre Mameloschn).
Sasha Marianna Salzmann è famosa per i suoi ritratti umoristici dedicati a tematiche politiche.
Paola Rota ha lavorato come attrice di teatro e cinema ed è casting per Mario Martone, Roan Johnson, Dario Argento, Cappuccio. Lavora come regista in prosa dirigendo vari spettacoli prodotti dal Teatro Stabile di Torino, dalla Biennale di Venezia, dal Teatro dell’Elfo di Milano, dedicandosi soprattutto a testi di autori contemporanei, tra cui Steven Berkoff, Roland Schimmelpfennig, Martin Crimp e Clarice Lispector, Cristina Comencini. A luglio 2014 ha debuttato con la sua prima regia lirica al Festival Opera Barga con il Bajazet di Gasparini, a cui è seguita a novembre 2016 la Rosmonda d’Inghilterra di Gaetano Donizetti al Teatro Donizetti di Bergamo, con protagonista il soprano Jessica Pratt.
01_Comunicato stampa LINGUA MADRE