La Compagnia Punta Corsara comunica che Gianni Vastarella non potrà recitare nello spettacolo HAMLET TRAVESTIE, in scena al Teatro Gobetti di Torino dal 12 al 17 febbraio e verrà sostituito dall’attore Salvatore Nicolella.
Martedì 12 febbraio 2019, alle ore 19.30, debutta al Teatro Gobetti per la Stagione in abbonamento del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale HAMLET TRAVESTIE da John Poole e Antonio Petito a William Shakespeare, scritto da Emanuele Valenti e Gianni Vastarella. Lo spettacolo, diretto dallo stesso Emanuele Valenti che cura anche lo spazio scenico, è interpretato da Giuseppina Cervizzi, Christian Giroso, Vincenzo Salzano, Valeria Pollice, Emanuele Valenti, Salvatore Nicolella. Disegno luci di Giuseppe Di Lorenzo, dramaturg Marina Dammacco. Collaborazione artistica Mirko Calemme. Hamlet Travestie, prodotto da Punta Corsara e 369gradi in collaborazione con Teatro Franco Parenti, resterà in scena al Gobetti fino a domenica 17 febbraio.
Un ragazzo napoletano, figlio di ambulanti, si crede il principe di Danimarca e la famiglia lo asseconda. Intrecciato alle parodie di John Poole e Antonio Petito, il capolavoro di Shakespeare assume i colori forti della farsa.
Definito dalla critica «una farsa napoletana mozzafiato» arriva a Torino Hamlet Travestie di Punta Corsara (compagnia nata come “progetto di impresa culturale” per i giovani di Scampia). Protagonisti e autori sono Emanuele Valenti, che firma anche la regia, e Gianni Vastarella. In una rutilante riscrittura gli autori intrecciano al dramma shakespeariano la parodia di Amleto di John Poole, da cui lo spettacolo prende il titolo, e quella del Don Fausto di Antonio Petito, classico ottocentesco del teatro napoletano. Tra Gomorra e burlesque, si racconta del giovane Amleto Barilotto, figlio di un ambulante di Napoli, il quale, sconvolto dalla morte del padre, si è convinto, per via del nome che porta, di avere un destino identico a quello del principe di Danimarca. Se ne va in giro depresso e isolato, in preda ai proverbiali dubbi, con addosso il pigiama e una coperta a quadretti sulle spalle. Attorno a lui brulicano gli scalcagnati, chiassosi Barilotto, cementati gli uni agli altri da ruoli e vincoli familiari. Tirano a campare, si barcamenano nel tentativo di scampare a strozzini e camorristi. In un contesto da case popolari di Napoli, sono
la rappresentazione della famiglia napoletana contemporanea, nel suo quadro di sopravvivenza quotidiana. Costretti ad assecondare Amleto nella speranza che ritrovi il senno, i parenti si calano nei personaggi shakespeariani e danno vita al canovaccio. Ma la recita nella recita finisce in un regolamento di conti. Dunque, inevitabilmente, in tragedia.
02_Scheda a cura della Compagnia