Debutta al Teatro Gobetti di Torino martedì 4 febbraio 2020, alle ore 19.30, lo spettacolo THANKS FOR VASELINA del collettivo Carrozzeria Orfeo. La drammaturgia è di Gabriele Di Luca, che ha curato anche la regia insieme a Massimiliano Setti e Alessandro Tedeschi. Saranno in scena Gabriele Di Luca, Pier Luigi Pasino, Massimiliano Setti, Beatrice Schiros, Francesca Turrini. Le musiche originali sono di Massimiliano Setti, le luci di Diego Sacchi, costumi e scene di Nicole Marsano e Giovanna Ferrara.
Lo spettacolo, prodotto da Carrozzeria Orfeo e da Marche Teatro, resterà in scena al Teatro Gobetti per la Stagione in abbonamento del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale fino a domenica 9 febbraio.
Due giovani precari, aspiranti narcotrafficanti, tentano di esportare marijuana in Messico. Sull’onda del successo di Cous Cous Klan, Carrozzeria Orfeo torna al Gobetti con una storia distopica e surreale e la sua galleria di casi umani.
Il pluripremiato collettivo Carrozzeria Orfeo – quelli di Cous Cous Klan, successo travolgente dello scorso anno – torna al Gobetti con Thanks for vaselina di Gabriele Di Luca, diventato testo di culto, da cui è stato tratto anche un film. È il secondo del trittico di titoli della compagnia che lo Stabile ha ospitato nell’arco di due stagioni e che si chiude con Animali da Bar (in programma al Teatro Gobetti dall’11 al 16 febbraio 2020).
I personaggi di Carrozzeria Orfeo sono marginali, disperati, alla deriva in un mondo cinico e corrotto. L’orizzonte è distopico, con la realtà attuale portata alle estreme (paradossali) conseguenze. In Thanks for vaselina si immagina che gli Stati Uniti d’America, con il sostegno degli “alleati”, nel nome della democrazia abbiano bombardato il Messico, distruggendo tutte le piantagioni di marijuana. Due trentenni precari, Fil, cinico-disilluso, e Charlie, animalista e difensore dei diritti civili, coltivano nel loro appartamento grossi quantitativi di “erba” e, con opposte motivazioni, decidono di tentare il colpo della vita: invertire l’andamento del mercato della droga esportandola dall’Italia al Messico. Nella trama surreale si inserisce Wanda, trentenne pure lei, obesa, insicura, frequentatrice di un fallimentare corso di autostima, reclutata come improbabile corriere internazionale; ed entrano la madre di Fil, Lucia, una cinquantenne ludopatica, e Annalisa, padre di Fil ed ex marito di Lucia, che nel frattempo ha cambiato sesso. Un testo che sbeffeggia le ipocrisie del nostro tempo, con il suo finto buonismo, la sua finta civiltà.
02_Materiale a cura della Compagnia