Al Teatro Carignano di Torino venerdì 10 luglio 2020, alle ore 21.00, va in scena: MISTERO BUFFO di Dario Fo, con Matthias Martelli diretto da Eugenio Allegri. Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile di Torino sarà replicato sabato 11 e domenica 12 luglio.
Mistero Buffo è inserito nella rassegna SUMMER PLAYS. Sere d’estate al Teatro Carignano organizzata dal Teatro Stabile di Torino e da TPE – Teatro Piemonte Europa.
Sotto la guida esperta di Eugenio Allegri, Matthias Martelli ha conferito nuova energia generazionale al capolavoro teatrale di Dario Fo, che ha recitato con grande successo in tutta Italia e in Europa in occasione del 50 anniversario dal debutto. Satira politica e sociale di grande attualità: un testo irriverente, che affonda le radici nel teatro popolare grazie ad un irresistibile grammelot. In questa edizione verranno presentate Le nozze di Cana, Bonifacio VIII, Il primo miracolo di Gesù Bambino.
Era il 1° ottobre del 1969. Il futuro premio Nobel Dario Fo debuttò con la prima versione di quello che sarebbe diventato il capolavoro del teatro di narrazione: Mistero Buffo. Un atto unico composto da monologhi di ispirazione religiosa, riproposti in chiave fortemente satirica, concepito come una giullarata popolare in una lingua inventata e onomatopeica, di ispirazione medievale e mescolata con i dialetti padani: il grammelot. Un’invenzione di straordinaria potenza teatrale. L’opera ebbe un successo popolare enorme, fu replicata migliaia di volte (persino negli stadi), conta numerose differenti versioni e integrazioni. Un atto di ribellione, un testo all’epoca “sovversivo”, un modello di satira politica che non smette di trascinare le platee.
Note di regia
«Ho incontrato personalmente Dario Fo, la prima volta, nel luglio del 1980, grazie alla segnalazione di Franco Mescolini, attore straordinario e collega ne Gli uccelli di Aristofane, regia di Memè Perlini, per tutta una lunga tournée, terminata due mesi prima, durante la quale, sul palco accanto ad altri bravissime e bravissimi colleghi, c’era il mitico gruppo degli Area.
Franco Mescolini, originario di Cesena, conosceva Dario Fo e mi disse: “Vai alla spiaggia di Cesenatico, al Bagno Maria (non è uno scherzo), lui lì ha la sua postazione balneare, aspettalo e vedrai che arriva”. E andò così. Lo attesi un pomeriggio per circa quattro ore e, rischiando l’insolazione, riuscii ad incontrarlo. Mi accolse come se fossimo vecchi amici e mi mise a mio agio così che io potessi raccontargli perché ero lì. La ragione era molto semplice: volevo lavorare con lui. E così è stato.
Nel dicembre di quello stesso anno, dopo due mesi di prove, debuttava al Teatro Fabbricone di Prato, L’opera dello sghignazzo, autore e regista Dario Fo, prodotto dal Teatro Stabile di Torino, per una tournée che sarebbe durata sei mesi: e io c’ero.
Il resto, oltre poi a tanti altri meravigliosi incontri con maestri straordinari, è nel mio andare e tornare da e nel suo teatro, con lui o senza di lui, da allora per molti anni ancora.
Ora: quando poi verso la fine del 2015, Matthias Martelli, mi chiese di essere il regista di un Mistero Buffo di Dario Fo in cui lui sarebbe stato l’attore, pur con un sussulto di nostalgia, ma con grande convinzione e trasporto, gli risposi subito di sì. Ad un patto, però: che il Mistero Buffo che avremmo messo in scena sarebbe stato lo stesso che avevo visto interpretare da Dario Fo a Torino nel 1974, nell’Aula Magna della Facoltà di Lettere a Palazzo Nuovo. Lo avremmo messo in scena con quelle stesse giullarate e con quella stessa veemenza artistica. E così è stato.
Matthias Martelli, ancora una volta e con consolidata maestria, sarà da solo in scena, senza trucchi, con l’intento di coinvolgere il pubblico nell’azione drammatica, passando in un lampo dal lazzo comico alla poesia, fino alla tragedia umana e sociale, toccando temi e argomenti che come sempre riguarderanno la società civile e il nostro tempo».
Eugenio Allegri
Comunicato stampa Mistero Buffo