Una delle tante parole che ci sono state consegnate in questo periodo segnato dal Covid-19 è “congiunti”. Una parola che ha ben poco di univoco e determinante. Treccani definisce congiunto una parente, qualcosa che sta insieme, unito. In economia i beni congiunti sono i risultati di un unico processo produttivo, per cui non si può produrre uno senza che non si produca anche l’altro. Tuttavia, anche se mettessimo insieme tutte queste definizioni letterali, non ci sarebbe nulla che possa descrivere come ci siamo sentiti ad essere separati da un pezzettino di mondo, da quelle persone che il nostro mondo lo costituiscono proprio, che siano parenti o no. Ecco che quindi è importante andare a costruire dialoghi e relazioni che sappiano superare il distanziamento di questo periodo, che vadano oltre alla pura sfera fisica.
Alba Maria Porto, Chiara Cardea, Carla Carucci, Andrea Fazzari, Gianluca Gambino, Giulia Mazzarino, Raffaele Musella e Luigi Orfeo, guidati da Elena Serra e dall’editor Umberto Morello, hanno affrontato la prima settimana tramite diversi round creativi per porsi numerose domande: cosa è un attore oggi? Chi è? Cosa può diventare il teatro? Cosa ha da dire? Cosa è oggi una performance? Che cos’è l’autenticità? Hanno quindi cercato di dare risposte, mettendo in tavola le loro opinioni, dibattendo, portando differenti prospettive, complici i diversi background.
Ad aumentare ulteriormente le domande da porsi ci ha pensato Alice Avallone, in quest’occasione nelle veci di tutor esperta del gruppo Congiunzioni. Con Alice gli argonauti hanno analizzato i 5 insight della comunicazione. In un brainstorming generale hanno immaginato gesti, abitudini, pregiudizi, emozioni e tensioni culturali che animano il mondo teatrale di oggi, restituendo una fotografia della realtà: c’è chi tossisce, chi fa un’ultima pipì, chi va ad abbracciare l’attore, chi si organizza per non andare a vedere uno spettacolo da solo, chi esterna le proprie emozioni perché il teatro è, in fondo, una zona franca, dove tutto è ammesso e amplificato, e chi ancora attribuisce connotazioni ambigue agli attori.
In questa prima settimana, i protagonisti si sono portati a casa forse più domande che risposte. Di sicuro però sono riusciti a innescare tanti spunti per far nascere nei prossimi giorni il concept della campagna di comunicazione che sono stati chiamati a produrre.
Barbara Cantino