Martedì 2 maggio 2023, alle ore 19.30, debutta in prima assoluta nello spazio trasformato della sala del Teatro Gobetti lo spettacolo Come nei giorni migliori del giovane drammaturgo Diego Pleuteri, per la regia di Leonardo Lidi. Questa nuova produzione del Teatro Stabile di Torino vedrà in scena gli attori Alessandro Bandini e Alfonso De Vreese. Scene e luci sono di Nicolas Bovey, i costumi di Aurora Damanti. Lo spettacolo sarà replicato per la stagione in abbonamento dello Stabile di Torino fino a domenica 14 maggio 2023.
«Il teatro non può avere paura – dichiara il regista Leonardo Lidi. La creatività, e quindi la scrittura, non cresce se il terreno è arido. Necessita coraggio, visione e fiducia – ecco una regola che mi sono imposto in questo cammino: avere fiducia nell’altro e nel suo potenziale, anche e soprattutto se ancora inespresso. Dopo aver analizzato con Il Misantropo il concetto di Altro come minaccia – importante dopo gli anni di pandemia approfondire quel deserto emotivo che accumunava tanti di noi – oggi è importante se non fondamentale fare il passo successivo. Ho accettato, forse nel momento più fortunato della mia carriera, la sfida della Scuola per attori del Teatro Stabile di Torino dove sono vicedirettore e coordinatore con Valerio Binasco. Dopo due anni posso affermare che non c’è cosa migliore di poter condividere idee ed emozioni ogni giorno con un gruppo di giovani uomini e giovani donne che credono, ancora, in questa materia infinita. Al primo anno tutta la classe mi ha aiutato nello sviluppare Il Misantropo, scenicamente e drammaturgicamente, e il Teatro – con la stessa fiducia – mi ha dato la possibilità di metterli in scena. È stato importante. Formativo. Emozionante. Presente. Uno di loro, Diego Pleuteri, mi ha assistito nella riscrittura e così ho avuto l’occasione di vedere in lui forza creativa e intelligenza. Un talento che può sfociare nella scrittura scenica. Quindi ora, in ciò che è bello definire percorso, trovo doveroso accompagnarlo al debutto. Affidarsi alle sue doti e al suo sentire per ricordarci e ricordare a me stesso che essere giovani non può e non deve essere un difetto. Per una cattiva abitudine solitamente dovremmo aspettare un decennio per vederlo rappresentato. Il Teatro Stabile di Torino ha deciso di non aspettare. Ha deciso di avere fiducia. Una scelta politica.»
Dichiara l’autore Diego Pleuteri: «Che cosa significa amare? Di cosa si compone un amore? Davanti a un mistero a cui le parole non possono che soccombere o correre il rischio di riempirsi di retorica, Come nei giorni migliori parte per una ricerca. Una ricerca nelle piccole cose, nei gesti, nei momenti, nella quotidianità, nel segreto, nell’inesprimibile, in tutto quello che costruisce la vita di una coppia, dall’inizio alla fine. Gli scontri, gli avvicinamenti, senza porsi nessun obiettivo, nessuna risposta, se non quella dell’indagine, se non quella di poter sondare, cercando di avvicinarsi, anche solo per un secondo, a quel mistero. Per farlo nascere, non per raccontarlo. Nelle sue gioie e nei suoi dolori. Cos’è l’amore? è una domanda che deve rimanere senza risposta perché ogni risposta è mancante, perché potremmo correre il rischio di credere di trovarci di fronte a un vuoto, piuttosto che a un’immensità. Bisogna rimanere sul filo, sulla soglia, sul bordo della vita. Come nei giorni migliori segue il percorso di una coppia qualsiasi, che sia poi un amore fra due uomini non vuole avere nessuna rilevanza: non cambia il nucleo, cambia forse l’intorno, non è politico, è umano.»