Martedì 21 dicembre, alle ore 19.30, va in scena al Teatro Gobetti di Torino LA LETTERA, lo spettacolo ideato da Nullo Facchini e Paolo Nani, per la regia di Nullo Facchini, che compie trent’anni nel 2022, con oltre 1800 repliche in tutto il mondo. Paolo Nani, solo sul palco con un tavolo e una valigia di oggetti, riesce a dar vita a quindici micro storie, tutte contenenti la medesima trama, ma interpretate ogni volta da un personaggio diverso. Lo spettacolo, prodotto da Agidi, sarà in scena al Teatro Gobetti per la stagione in abbonamento del Teatro Stabile di Torino fino al 9 gennaio 2022.
Il tema de La lettera è molto semplice: un uomo entra in scena, si siede a un tavolo, beve un sorso di vino che però sputa, chissà perché, contempla la foto della nonna e scrive una lettera. La imbusta, la affranca e sta per uscire quando gli viene il dubbio che nella penna non ci sia inchiostro. Controlla e constata che non ha scritto niente. Deluso, esce. Tutto qui. La storia de La lettera si ripete quindici volte in altrettante varianti: all’indietro, con sorprese, volgare, senza mani, horror, cinema muto, circo, ecc. La lettera nasce come studio sullo stile, sulla sorpresa e sul ritmo, che vengono portati all’estremo della precisione ed efficacia comica, nella costante evoluzione dello spettacolo, in replica dal gennaio ’92.
Liberamente ispirato a Esercizi di stile di Raymond Queneau, nel quale una breve storia è ripetuta 99 volte in altrettanti stili letterari, l’assolo di Nani mette in fila queste variazioni sul tema con inventiva, maestria di gesti, nessuna parola e trovate sempre spiazzanti, utilizzando largamente l’immaginario collettivo figlio del cinema e il linguaggio del clown. L’artista declina la scena ogni volta in una chiave o un genere diversi, creando un mosaico fittissimo di minuscoli eventi fisici così ben congegnati da non dare respiro tra una risata e l’altra.