Paolo Valerio è stato un campione di tennis come Max, il personaggio che interpreta, che affronta una vita in crisi come ha sempre fatto: giocando a tennis. Si concentra, pensa, racconta, si dibatte. Emergono emozioni ed ossessioni. Momenti di silenzio si alternano a urla di sfida, quasi disperati. Quasi mille palleggi che si susseguono ritmicamente ogni sera contro una quarta parete di  plexiglass, un muro trasparente che separa la furia del protagonista dal pubblico. Uno spettacolo gestito come una partita, tecnico e lirico allo stesso tempo, dove scorrono citazioni d’autore, come Open di Agassi e Infinite Jest di David Foster Wallace.

a cura di Monica Codena, Marco Ongaro, Paolo Valerio
regia Paolo Valerio Teatro
Stabile del Friuli Venezia Giulia, Teatro Stabile di Verona