Dopo Spettri, La casa di Bernarda Alba, Fedra e Il misantropo Leonardo Lidi porta sul palcoscenico un nuovo capitolo della sua ricerca sui confini che i più giovani tendono ad autoimporsi. Il capolavoro di Strindberg, incentrato su un controverso rapporto servo-padrona e sullo scontro sociale tra classi diverse, consente al regista di parlarci di una generazione di figli gravata dall’impossibilità di costruirsi un futuro e dall’incapacità di diventare protagonista della propria storia. Richiusi in uno spazio opprimente, che li costringe metaforicamente a curvarsi al tempo e alle convenzioni, i tre giovani protagonisti cercheranno come gestire il proprio disagio nel corso di una notte, ballando, cantando e perdendosi nell’oblio, per non sentire più il silenzio assordante che li circonda.
di August Strindberg
adattamento e regia Leonardo Lidi
con Giuliana Vigogna, Christian La Rosa, Ilaria Falini
scene e luci Nicolas Bovey
costumi Aurora Damanti
suono G.U.P. Alcaro
Teatro Stabile dell’Umbria
in collaborazione con Spoleto Festival dei Due Mondi