Fausto Russo Alesi e Arianna Scommegna sono i protagonisti della tragedia shakespeariana cui la regista Serena Sinigaglia dà forza e modernità. La cupa Scozia medievale si illumina dell’interiorità dei due aspiranti sovrani, fragili mostri incapaci di sostenere la loro ambizione.

Archetipi universali della brama di potere, l’aspirante re di Scozia e la sua ambiziosissima consorte hanno i volti di Fausto Russo Alesi e Arianna Scommegna in questo potente, moderno allestimento del Macbeth di Shakespeare con la regia di Serena Sinigaglia, traduzione e adattamento di Letizia Russo. Goffi, fragili, insicuri, maldestri, i protagonisti di questo grandioso dramma dell’ambizione non sono, nella lettura di Sinigaglia, né abituati né all’altezza di fare il male. Vogliono ardentemente possedere lo scettro del comando, senza però essere capaci di sostenere le conseguenze delle loro scellerate aspirazioni. «Macbeth e la sua Lady non sono mostri – spiega la regista – sono due esseri che vogliono raggiungere il potere, ma non ne sono capaci e nella loro disperata corsa sono travolti da gente più abile di loro». Libero dal «peso della tradizione» che grava sui grandi classici, il progetto nasce attorno alla scelta dei due protagonisti, Fausto Russo Alesi e Arianna Scommegna, interpreti sufficientemente maturi per immergersi nell’abisso, sufficientemente giovani per non soccombervi. I due incarnano la banalità del male. Sono una coppia infernale che di infernale ha davvero poco. E qui sta il nocciolo della lettura registica: il male che si mostra come tale è meno malvagio del male che si cela. Perché il primo, presto o tardi, viene sconfitto, il secondo, quello nascosto, è difficile da estirpare. Un allestimento forte, ruvido, scabro, molto potente anche dal punto di vista scenico.


di William Shakespeare
traduzione e adattamento Letizia Russo
con Fausto Russo Alesi, Arianna Scommegna
e con Giovanni Battaglia, Gianluca Bazzoli, Alfonso Genova, Noemi Grasso, Paolo Grossi, Sebastiano Kiniger,
Stefano Orlandi, Pierpaolo Preziuso, Federica Quartana, Sara Rosa Losilla, Maria Giulia Scarcella, Elvira Scorza
regia Serena Sinigaglia
scene Maria Spazzi
luci Gerardo Buzzanca
costumi Katarina Vukcevic
colonna sonora Sandra Zoccolan
Teatro Stabile Bolzano