Come possono, le semplici pietre di un monumento vecchio di sessant’anni, raccontare la storia degli ebrei del ghetto di Varsavia? Possono, se sul palco c’è una compagnia come Orto-Da che riesce a far rivivere il dramma centrale del secolo breve in un sapiente equilibrio di magia e orrore.
Creata nel 1996 a Tel-Aviv, da sei mimi specializzati nel teatro di strada, la compagnia Orto-Da fonda la sua ricerca artistica sullo studio di un linguaggio universale, fatto di mimica corporea, clownerie dark, danza e visual art in un mix capace di oltrepassare le barriere linguistiche e culturali. Il manifesto artistico è tutto nel suo nome: “orto” va infatti ricondotto alla radice di ortodosso e indica il teatro di tradizione da cui parte il lavoro della compagnia che si spinge poi ad esplorare nuovi territori artistici, com’è nello spirito del dadaismo, da cui la seconda parte del nome, “da”. Stones (Avanim) s’ispira al monumento che Nathan Rapoport ha scolpito nel 1948 in memoria delle vittime dell’Olocausto e dei resistenti del ghetto di Varsavia. Truccati sorprendentemente, in modo da rappresentare le figure del monumento stesso, gli attori, all’inizio immobili come pietre, si animano gradualmente sino a prendere vita. Proiettati nel XXI secolo, i personaggi intraprendono un viaggio intimo nelle coscienze e nel tempo, un viaggio poetico, nelle menti e nelle memorie, nel presente e nella storia.
di Yinon Tzafrir
drammaturgia Yifat Zandani Tzafrir
con Avi Gibson Bar-el, Motty Sibag, Hila Spector, Nimrod Ronen, Michael Marks, Yinon Tzafrir
regia Yinon Tzafrir, Daniel Zafrani
scene Mlki Ben Knaan
luci Uri Morag
parrucche e attrezzeria Tova Berman
suono Daniel Zafrani, Yinon Trafrir
Orto-Da