15 luglio – 27 settembre 2020
BLU OLTREMARE
nel cortile di Combo
CLASSICA / JAZZ / TEATRO / ROCK / CIRCO / INCONTRI
Per la rassegna Blu Oltremare – un progetto di Città di Torino e Fondazione per la Cultura Torino, Main Partner Intesa Sanpaolo e Iren, realizzato da Teatro Stabile di Torino nell’ambito di Torino a Cielo Aperto – Il Mulino d’Amleto presenta venerdì 7, sabato 8 e domenica 9 agosto 2020, alle ore 21.30, nel cortile di Combo (Corso Regina Margherita, 128), Gl’innamorati di Carlo Goldoni, con la regia di Marco Lorenzi e l’interpretazione di Fabio Bisogni, Roberta Calia, Yuri D’Agostino, Marco Lorenzi, Barbara Mazzi, Raffaele Musella. Le musiche originali sono di Davide Arneodo (Marlene Kuntz) e le luci di Giorgio Tedesco.
La rassegna Blu Oltremare vede coinvolte le grandi istituzioni culturali del territorio: Teatro Regio Torino, MITO per la Città, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, TPE – Teatro Piemonte Europa, Torino Jazz Festival, TOdays Festival, Fondazione Piemonte dal Vivo, Fondazione TRG Onlus, Fondazione Circolo dei lettori e Torino Spiritualità, oltre ad alcune compagnie indipendenti di Torino Arti Performative.
Scritto nel 1759 in soli quindici giorni, è il manifesto dell’eterno dissidio tra uomo e donna sulle ragioni d’amore, dall’euforia dell’innamoramento alla gelosia. Un testo fresco e attuale che Il Mulino di Amleto porta in scena da tempo con successo: nella storia di Fulgenzio ed Eugenia, attraversata da sospetti, liti furibonde, silenzi, un manuale d’amore senza tempo.
Note di regia di Marco Lorenzi
“Ero contento di non essere innamorato. Gli innamorati diventano spesso nervosi, pericolosi. Perdono il senso della realtà. Perdono il senso dell’umorismo. Diventano irritabili, psicotici, noiosi. Ammazzano perfino la gente”. Charles Bukowski
Scegliere Goldoni e il suo testo Gl’innamorati, oggi, per un gruppo come il nostro, equivale a fare una scelta importante: la nostra è una generazione che ha un grande bisogno di maestri e di punti di riferimento che non è facile trovare, per questo dobbiamo cercarli nella grande drammaturgia, in quegli archetipi che ci ricordano il senso del nostro mestiere. La storia de Gl’innamorati si svolge per intero in un luogo solo, chiuso, un po’ claustrofobico e un po’ decadente che Goldoni chiama la stanza commune di una casa piuttosto strana. Lo sguardo di Goldoni entra in questa casa con tenerezza e umanità e ci regala un affresco stupendo di una società in piena crisi economica e di valori. Nessuno dei personaggi sembra accorgersi del baratro verso il quale il mondo al di fuori di quella stanza commune sta correndo. In tutto questo, l’amore tormentato e immaturo di Eugenia e Fulgenzio rappresenta la speranza, la vitalità e la possibilità che nonostante tutto, un futuro sia possibile. Per questo ho scelto di mettere al centro del nostro allestimento non solo i due innamorati, ma anche lo spazio commune dove dovranno lottare (soprattutto contro se stessi) per costruire tutta questa “Grande Bellezza”!
CS Gl’innamorati_BLU OLTREMARE