Per la rassegna Blu Oltremare – un progetto di Città di Torino e Fondazione per la Cultura Torino, Main Partner Intesa Sanpaolo e Iren, realizzato da Teatro Stabile di Torino nell’ambito di Torino a Cielo Aperto – mercoledì 9 e giovedì 10 settembre 2020, alle ore 21.00, nel cortile di Combo (Corso Regina Margherita, 128), Alba Maria Porto cura la regia di Arte di Yasmina Reza, nella traduzione di Luca Scarlini, un progetto di Alba Maria Porto, Claretta Caroppo, Annalisa Greco. Lo spettacolo è interpretato da Mauro Bernardi, Elio D’Alessandro, Christian La Rosa, le musiche originali sono di Elio D’Alessandro, scene e costumi Lucia Giorgio, il progetto video di Indyca. Arte è prodotto da Asterlizze.
La rassegna Blu Oltremare vede coinvolte le grandi istituzioni culturali del territorio: Teatro Regio Torino, MITO per la Città, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, TPE – Teatro Piemonte Europa, Torino Jazz Festival, TOdays Festival, Fondazione Piemonte dal Vivo, Fondazione TRG Onlus, Fondazione Circolo dei lettori e Torino Spiritualità, oltre ad alcune compagnie indipendenti di Torino Arti Performative.
Arte è il testo che ha portato alla fama internazionale la drammaturga franco-iraniana Yasmina Reza e che le è valso il prestigioso premio Molière. Esiste un criterio assoluto per giudicare un’opera d’arte? Quanto i nostri gusti condizionano la nostra esistenza? Un commedia al maschile, diretta da Alba Maria Porto, che svela come le scelte personali influenzino le relazioni e come le dinamiche psicologiche siano fatte anche di egoismi, falsità, doppiezze.
Scheda a cura della Compagnia
Arte è una commedia brillante ed ironica i cui protagonisti sono Serge, Marc e Yvan, amici di lunga data: un dermatologo amante dell’arte, un ingegnere aeronautico e un rappresentante di articoli di cartoleria. Serge acquista una tela bianca per l’ingente somma di duecentomila euro, Marc disapprova l’acquisto, mentre Yvan non prende alcuna posizione. Tre amici, tre tipi umani radicati nelle proprie certezze, tre modi diversi di vedere – o non vedere – lo stesso quadro. Attraverso una riflessione sull’arte contemporanea, lo spettacolo pone interrogativi universali sul valore delle relazioni, e mette in scena le dinamiche psicologiche ed emotive in tema di amicizia virile, fatta anche di egoismi, falsità, doppiezze. In un’escalation vertiginosa di accuse e rimpalli, Reza mette a fuoco la crudele verità che si nasconde dietro i rapporti di amicizia.