Qual è il colore del Natale? Bianco come la neve o rosso come il vestito di Babbo Natale? Per il Teatro Stabile di Torino non ci sono dubbi: è rosso come i velluti della più antica sala di spettacolo della città, il Teatro Carignano. E come ogni anno, sotto l’albero è possibile regalare o regalarsi la più bella stagione di prosa delle nostra città con un abbonamento che è un must have. Un regalo che è un tuffo nelle storie più belle della scena, con grandi autori, interpreti e registi capaci di incantare il pubblico.

Ma la proposta dello Stabile è diversa, come diversi sono i gusti e le esigenze di ciascuno di noi. Così al tradizionale Regala il Teatro (4 spettacoli a scelta su 17) si affiancano due proposte disegnate su misura per chi vuole condividere il piacere del teatro o scegliere all’ultimo minuto: Da soli in compagnia (6 ingressi a scelta su 17 spettacoli) e Andiamo a teatro, entrambi con la possibilità di assistere a diversi titoli o anche un solo spettacolo insieme a tanti amici. E le proposte sono veramente tantissime: al Teatro Carignano Geppy Gleijeses e Marisa Laurito insieme nel capolavoro di Luciano De Crescenzo Così parlò Bellavista; Zio Vanja di Cechov con Paolo Pierobon e Ivano Marescotti diretta da un talento emergente della scena europea Kriszta Székely; Massimo Popolizio e Henrik Ibsen insieme per Un nemico del popolo; un Macbeth imperdibile con Arianna Scommegna e Fausto Russo Alesi; Umberto Orsini incontra Ibsen con Il costruttore Solness; una farsa dalla comicità travolgente con Lodka e per finire uno dei drammi più belli di Arthur Miller, Uno sguardo dal ponte, diretto e intrepretato da Valerio Binasco in scena con Valessa Calera, Dario ed Emmanuele Aita.

Al Gobetti Paolo Nani torna dopo il successo dello scorso anno con L’arte di morire vivendo; Ci vediamo all’alba, un toccante confronto tra due donne (Francesca Ciocchetti e Sara Putignano) dell’inglese Zinnie Harris; un tuffo nella storia della nostra democrazia con Fuoriusciti, con Luigi Diberti e Antonello Fassari diretti da Piero Maccarinelli; una straordinaria Elisabetta Pozzi in testo pluripremiato dell’inglese Aklexi Kaye Campbell (Apologia); il talentuoso Leonardo Lidi incontra García Lorca con La casa di Bernarda Alba; Laura Curino e Lucia Vasini nelle storie di donne coraggiose di Nuto Revelli (L’anello forte); Milvia Marigliano è fragile e commovente in Alda. Diario di una diversa, dedicato alla grande poetessa Merini. E alle Fonderie i nomi di Filippo Timi (Skianto), Cristal Pyte e il suo magico teatro-danza (Revisor)e infine Why? diretto da Peter Brook, con Marcello Magni e Kathryn Hunter, sono tantissimi buoni motivi per regalarsi un’emozione senza fine.