con la partecipazione di Mariella Fabbris, Irene Ivaldi, Simona Nasi, Franca Penone, Gilda Postiglione, Camilla Sandri.
L’introduzione è affidata a Franco Perrelli che dialoga con Teresa Viziano, autrice della biografia La Ristori. Vita romanzesca di una primadonna dell’Ottocento (Edito da La conchiglia di Santiago, San Miniato – Pisa).
a cura del Centro Studi della Fondazione del Teatro Stabile di Torino
in collaborazione con il Dipartimento di studi umanistici dell’Università di Torino e l’Enciclopedia delle donne di Milano
Lunedì 13 gennaio 2014, alle ore 21.00, il Centro Studi della Fondazione del Teatro Stabile di Torino in collaborazione con il Dipartimento di studi umanistici dell’Università di Torino e l’Enciclopedia delle donne di Milano organizzano una serata al Circolo dei Lettori per ricordare Adelaide Ristori la più grande attrice italiana dell’Ottocento, che dalla compagnia Reale Sarda di Torino partì alla conquista dei teatri di tutto il mondo.
Nata cittadina austriaca il 29 gennaio 1822 a Cividale del Friuli da una famiglia d’Arte, Adelaide Ristori divenne la più grande attrice del pieno Ottocento, fiorita tra altre due grandi, Carlotta Marchionni (1796 – 1861) ed Eleonora Duse (1858 – 1924). Suo padre Antonio l’aveva fatta scritturare appena quindicenne con il ruolo di “ingenua” nella Compagnia Drammatica al servizio del re di Sardegna, la più importante dell’epoca che agiva al Teatro Carignano di Torino. Qui accanto alla Marchionni completò il suo apprendistato. Ritiratasi la maestra dalle scene, la Ristori la sostituì come “primattrice”. Il matrimonio con il marchese romano Giuliano Capranica del Grillo nel 1848, quando lei recitava ormai da alcuni anni con la Compagnia Domeniconi, fu determinante per la sua carriera. Il suo rientro nel 1853 alla Reale Sarda con una scrittura favolosa favorì la trionfale tournée parigina durante l’Esposizione Internazionale del 1855. A Parigi debuttò con Francesca da Rimini di Silvio Pellico e trionfò con Mirra di Vittorio Alfieri. I suoi conoscenti divennero da allora celebrità come Alexandre Dumas, Ernest Legouvé, George Sand, i suoi ammiratori le teste coronate ditutta Europa. Conobbe o rinverdì la conoscenza di molti fuorusciti politici italiani a cominciare da Daniele Manin, che la definì un genio e gloria per la patria. Perfino Giuseppe Mazzini pensò di utilizzare la sua notorietà sempre crescente per la causa. Nel 1860 Camillo Cavour in persona le affidò una delicata missione presso la corte dello Zar. Dopo la guerra di indipendenza americana, nel 1866 varca l’Atlantico con la sua compagnia per una prima tournée di otto mesi negli Stati Uniti. L’apogeo della sua carriera sarà la tournée mondiale negli anni 1874-75, che debutta a Rio de Janeiro, dove è stata invitata dall’imperatore del Brasile, e si conclude in Australia alla fine dell’anno successivo. Ritiratasi dalle scene nel 1886, tornò ancora sulla scena del Teatro Carignano nel 1898 per declamare il canto V dell’Inferno, ospite d’onore all’Esposizione internazionale di Torino: una lapide ricorda l’evento. Nel 1902, quando compì 80 anni, ricevette la
visita del re Vittorio Emanuele III, onore mai tributato ad alcuna persona dello spettacolo. Ma il maggior vanto di Adelaide Ristori fu quello di aver contribuito alla causa femminile liberando la categoria delle attrici dal luogo comune di donne facili e disprezzabili. (scheda a cura di Pietro Crivellaro)