GENERAZIONE QUALSIASI QUALUNQUE QUALSIVOGLIA
Crescere significa scegliere, rinunciare a qualcosa di quello che si potrebbe essere per diventare quello che si è. Ma che adulti si diventa quando ogni scelta è una rinuncia, quando si accetta qualunque cosa purché sia qualcosa?
Sono trascorsi ormai cinque anni e i padri di Strani – Ieri hanno fatto tutto ciò che dovevano, hanno lavorato fino a consumarsi perché i figli potessero crescere, studiare e prepararsi a vivere. E poi, cos’è successo? È su questa domanda che si apre Strani – Oggi e racconta le vite di una generazione che il proprio futuro l’ha scritto rinunciando o mettendo da parte ambizioni e aspirazioni, accettando qualunque, qualsiasi, qualsivoglia proposta, progetto, possibilità, etichetta. Sono gli ex-giovani cresciuti all’ombra di una crisi che da condizione economica è diventata terra di mezzo, parola paludosa, sineddoche per eccellenza di un modo di vivere e di pensarsi. Senza domani nella propria terra, pronti a partire, pronti ad arrivare, in cerca di un futuro.
Una manciata di storie, così intime e per questo così universali, che la compagnia Tedacà ha raccolto attraverso un lungo lavoro di ricerca e condivisione, sul web e dal vivo. Una drammaturgia scritta a più mani e affidata a un cast di giovani attori diplomati alla Scuola per Attori dei teatri stabili di Torino e Genova, con le musiche originali di Maurizio Lobina, vincitore di World Music Award, BMI Award e dischi diamante, multiplatino e oro con gli Eiffell 65.