Cafè Chantant
Maddalena Crippa riscopre pagine dell’operetta più acclamata al mondo in una veste nuova ed originale, che alterna al racconto le più belle arie scritte da Franz Lehár.
Maddalena Crippa si definisce un’attrice prestata alla canzone. E non sbaglia. Nella sua lunga carriera, iniziata a 17 anni con Strehler che la dirige ne Il Campiello di Carlo Goldoni, ha lavorato anche con Marcucci, Ronconi, Antoine Vitez, Castri, Peter Stein. Ma la sua seconda anima è sicuramente quella musicale che le ha permesso di alternare i grandi personaggi da Shakespeare, Dostoevskij, Goldoni, Marivaux, Brecht a recital vitali e coinvolgenti, imperniati su epoche musicali diverse: Canzonette vagabonde in bilico tra brani italiani dagli anni ’20 ai ’40, regia Cristina Pezzoli; Sboom ancora con Pezzoli per una vera e propria carrellata di canzoni d’autore – Tenco, Jannacci, Conte, De Andrè, Mina e Vanoni; A Sud dell’alma un collage di storie di uomini, di amicizia, di speranza e di dolore, di amore e di giustizia. Storie del nostro tempo sulle pagine di Galeano, Neruda, Rodriguez, Gualtieri; E pensare che c’era il pensiero di Gaber e Luporini. è con questo spirito scanzonato che la Crippa affronta La Vedova Allegra, una delle opere musicali più rappresentate al mondo. Alternando le parti recitate, frammenti di dialoghi e monologhi tradotti dal libretto originale di Leon Stein e Victor Leon, alle parti cantate, arie e duetti, l’attrice si sdoppia e dà voce e carattere sia a Hanna Glavari che al principe Danilo.