Il Teatro Stabile di Torino prende parte al “Progetto Alfredo Casella”, promosso dal Teatro Regio di Torino. Valter Malosti, direttore della Scuola per Attori, coinvolge i suoi studenti in un reading/concerto del testo di Gozzi: storia della fata Cherestanì, che rinuncia all’immortalità per amore del principe Farruscad. Una vicenda di intrighi, sortilegi, guerre sanguinose e prove iniziatiche.
La donna serpente nasce tra il 1928 e il 1931 come primo lavoro teatrale di Alfredo Casella, forte dell’esperienza cosmopolita vissuta soprattutto a Parigi (1896-1915), a stretto contatto con personaggi quali Fauré, Debussy, Ravel, Mahler, Busoni. Da esponente dell’avanguardia e poi simpatizzante del movimento futurista, Casella non sfugge al fascino del teatro in musica: già a partire dal 1918 lavora a un balletto corale basato su La donna serpente di Carlo Gozzi, ma il progetto sfuma e dieci anni più tardi si trasforma in opera. Il libretto è firmato da Cesare Vico Ludovici e la prima si tiene il 17 marzo 1932. La donna serpente, allestita per la prima volta Torino, non mancherà di sorprendere per le sue caratteristiche di ricercata timbrica, arditezza armonica e travolgente ritmo teatrale.