In questo secondo tassello del dittico presentato al Teatro Gobetti, la compagnia Biancofango dà voce a quella fascia generazionale, troppo spesso dimenticata, che costruirà e abiterà il nostro domani: la preadolescenza. Un salto verso il futuro nel tentativo di abitare un presente complesso, multiforme e agitato, dentro il quale tutti – senza ordine di età – sentiamo il bisogno di urlare con forza il nostro essere qui ed ora. Costruito come una docu-performance, Never Young accanto agli attori vede impegnato anche un coro di cittadini, riunito attraverso una serie di laboratori che sono stati realizzati nel corso dell’anno. Scrive la compagnia: «Never young è una progettualità che appartiene a una costellazione poetica dedicata al tema di Lolita. È un affondo nei nostri tempi, una docu-performance dentro una sezione della società che troppo spesso ci dimentichiamo essere il futuro: la pre-adolescenza. Dov’è oggi Lolit*? Dove lə possiamo incontrare nella comunità che ci circonda? Never young è un salto verso il futuro nel tentativo di abitare un presente complesso, multiforme, agitato, dentro cui sentiamo tuttə – senza ordine di età – il bisogno di urlare con forza il nostro essere qui ed ora. La società di oggi ci impone nuove domande, agita nuove rabbie e fa uscire dal vaso di pandora quelle mai domate del passato che si accumulano senza mai trovare una via d’uscita.
Ma c’è una nuova generazione che arriva e pretende un dialogo. Cosa ci vuole dire, per dirla con Agamben, questa generazione che viene? Cosa gli abbiamo consegnato noi, Padri Storici? Cosa la politica? Cosa il mondo disinibito e a perenne consumo del web? Cosa le nuove tecnologie?Lolita è troppe cose per sintetizzarla in un pensiero solo, ma certo ha rappresentato dalla seconda metà del Novecento ad oggi la curiosità verso un mondo degli adulti troppo lontano per poter essere d’aiuto o troppo vicino per poterne avere rispetto. La tensione verso l’altro, verso il nuovo che si avvicina, verso lo sconosciuto inteso proprio come territorio ignoto e confine da superare, è la lunga scia che da Nabokov, a Kubrick, passando per Balthus e Degas, ha segnato buona parte  dell’arte e della letteratura del Novecento. Cos’è accaduto poi? Dov’è finito quello sguardo tra innocenza e pornografia che ha attraversato in sequenza più generazioni? Dov’è oggi Lolit*? Dove si nasconde, se si nasconde? Sono davvero finiti i sogni? Ma chi ha smesso, per primo, di sognare?».

LA SCHEDA DI SALA

un progetto di Biancofango
drammaturgia Francesca Macrì e Andrea Trapani
con Marco Gregorio Pulieri, Irma Ticozzelli, Andrea Trapani,
Sara Younes, Cristian Zandonella
e con la partecipazione volontaria di (in ordine alfabetico)
Fiorenza Audenino, Giuliana Castagneri, Maddalena Ferrero, Maria Rosa Galea,
Maresa Giobbia, Lucia Rutigliano, Alberto Sibille, Laura Zaccagnini
regia Francesca Macrì
musica, sound design e live electronics Giovanni Frison
aiuto regia e collaborazione artistica Lorenzo Profita
assistente alla regia Giorgia Azzellini
light design Massimiliano Chinelli
Elsinor – centro di produzione teatrale, Fattore K
con la collaborazione produttiva di OperaEstate
In collaborazione con Teatri di Vetro e Atcl Lazio
un ringraziamento speciale a Lorenzo Letizia


Nello spettacolo sono presenti luci stroboscopiche e rumori forti, inoltre, è presente un linguaggio spinto, con espliciti riferimenti sessuali

Formula Biancofango
I due spettacoli della compagnia Biancofango, About Lolita e Never Young, sono acquistabili insieme al prezzo ridotto di € 34.