Dopo averlo affidato a molti interpreti, al cinema e a teatro, lo scrittore si cala personalmente nei panni del leggendario pianista sull’Oceano, protagonista del suo monologo di culto. Tre serate-evento per celebrare i 25 anni di un testo che è diventato un classico.
«Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia, e qualcuno a cui raccontarla». Dopo aver affidato la sua creatura a un gran numero di interpreti (primo Eugenio Allegri, per il quale il monologo fu scritto), Alessandro Baricco sceglie di dare voce lui stesso al suo personaggio più iconico e amato: il pianista sull’Oceano. Novecento torna in scena in forma di reading. Tre serate evento al Carignano per far rivivere al pubblico l’emozione di una storia che è diventata un classico: quella di Danny Boodman T.D. Lemon, il leggendario pianista jazz che non ha mai messo piede sulla terraferma e vive in simbiosi con il piroscafo sul quale è cresciuto, il Virginian, incapace di staccarsene. Tra gli autori italiani più letti e tradotti, Baricco interpreta il suo monologo cult, che è stato anche un grande successo cinematografico con l’interpretazione di Tim Roth, e ha debuttato a teatro nel ’94 con la regia di Gabriele Vacis. Il jazzista che dal transatlantico dal quale non scende mai «riesce a cogliere l’anima del mondo» ha affascinato migliaia di lettori e spettatori. Il progetto, realizzato dallo scrittore con Tommaso Arosio, Eleonora De Leo e Nicola Tescari, è prodotto dalla Scuola Holden con Feltrinelli Editore. «Dopo vent’anni di messe in scena, in ogni parte del mondo, con tutti gli stili, con artisti completamente diversi uno dall’altro, ho pensato che tornare un po’ alla voce originaria di Novecento potesse essere una cosa interessante – dice Baricco. Un modo di riascoltare quella musica col sound che avevo immaginato per lei». Uno spettacolo che l’autore immagina elegante, leggero, essenziale ed emozionante, con un’atmosfera diversa, unica, per ogni serata.