Un mondo cristallizzato, dove nulla accade e fiction e realtà si scambiano i ruoli. I Maniaci d’Amore tornano nel paese immobile del precedente, acclamato, Il desiderio segreto dei fossili con una drammaturgia inedita e un nuovo allestimento coprodotto dal Teatro Stabile di Torino.

Benvenuti a Petronia, il paese immobile, fatto di pietre e di attesa, dove nulla accade. Qui vivono due sorelle, Pania e Amita, che consumano i loro vuoti, infelici giorni seguendo una eterna serie tv, che dura da secoli. La trama avvincente che osservano sul piccolo schermo è per loro l’unico esempio di una vita diversa, avventurosa. Pania è da sempre incinta e non partorirà mai; Amita sogna che l’amore, o perlomeno la morte, spezzi la lunga sfibrante calma della sua vita. Sarà un cortocircuito tra la realtà desolata della loro esistenza e l’eccesso di azione della finzione televisiva a ribaltare il senso di tutto e a capovolgere dinamiche e sentimenti. Dopo Il desiderio segreto dei fossili, i Maniaci d’Amore (Francesco d’Amore e Luciana Maniaci) tornano a Petronia, luogo nel quale hanno costruito il loro immaginario livido e sferzante. Premiati come una delle compagnie di nuova drammaturgia più interessanti e originali degli ultimi anni, a partire dagli elementi della precedente esperienza realizzano una drammaturgia inedita e un nuovo allestimento, coprodotto dal Teatro Stabile di Torino. Uno spettacolo divertente, amaro e coraggioso, fatto di estremi – il silenzio e il tumulto, l’azione e il sonno, la pietra e l’acqua, il pieno e il vuoto – che si interroga sull’immaginazione come unica forza capace di rivoluzionare le nostre vite.


uno spettacolo scritto, diretto e interpretato da Francesco d’Amore e Luciana Maniaci
e con David Meden
scene Stefano Zullo
light designer Fabio Bonfanti
Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
Maniaci d’Amore