Con la regia del grande coreografo Alain Platel e la ricerca musicale di Fabrizio Cassol, una particolare creazione artistica che fonde i temi del capolavoro mozartiano con ritmi e suoni dell’Africa. Quattordici musicisti provenienti da diversi continenti per un’insolita cerimonia funebre tra jazz, folk e canti popolari.
Il capolavoro incompiuto di Mozart, con i suoi presagi di morte, riscritto per ritmi e suoni africani. Porta la firma del grande coreografo Alain Platel e del compositore, anche lui belga, Fabrizio Cassol, il particolarissimo progetto teatrale Requiem pour L., produzione les ballets C de la B, Festival de Marseille, Berliner Festspiele, insieme a Torinodanza festival e Teatro Stabile. La partitura mozartiana riscritta per un ensemble di quattordici musicisti africani, guidati in scena dal congolese Rodriguez Vangama, tra chitarre, percussioni, fisarmoniche e likembe, all’insegna della contaminazione. Un cortocircuito fra civiltà musicali lontanissime che produce una creazione di sorprendente vitalità. Il progetto, costruito con rigore musicologico a partire dal manoscritto originale mozartiano, è una nuova tappa nel percorso di ricerca intrapreso da Platel e Cassol che ha già prodotto nell’ultimo decennio vsprs, dal Vespro della Beata Vergine di M onteverdi e Pitié!, dalla Passione secondo Matteo di Bach. Musica africana e musica religiosa occidentale si mescolano e creano un nuovo universo sonoro. L’allestimento di Platel amplifica le suggestioni del Requiem e sottolinea il tema della morte attraverso la presenza in video di una donna morente, dei suoi ultimi dolorosi istanti di vita