A partire da un racconto di Alessandro Perissinotto, una storia che ripercorre gli eventi accaduti a Torino tra il ’68 e il ’78. Era il maggio della giovinezza, furono gli anni di piombo.
L’incontro tra Alessandro Perissinotto e Ivana Ferri avviene sul terreno della nostra storia recente. Sono passati cinquant’anni dal ̓68 e quaranta dalla legge Basaglia. Si narra un passato ancora molto vicino che si tinge di giallo quando un genetista di fama mondiale, in odore di Premio Nobel, dopo trentacinque anni trascorsi negli Stati Uniti, torna a Torino, quella dei giorni nostri. Un uomo venuto dal passato lo riporta nel buio dei ricordi, in un mondo che non ha ancora finito di svelare i suoi segreti. Basta un nonnulla perché i misteri imprigionati per decenni escano come un soffio di vento: tutto lo riporta a ripercorrere un viaggio nella Torino degli anni ̓70 per farci esplorare le memorie rimosse e riflettere sugli errori. Bugie e omissioni scoprono segreti mai rivelati. C’era un bar, si chiamava “l’Angelo Azzurro” e c’era una villa, si chiamava “Villa Azzurra”.