AUSCHWITZ RACCONTATO DA PRIMO LEVI:
AL TEATRO CARIGNANO SE QUESTO È UN UOMO
CON LA REGIA E L’INTERPRETAZIONE DI VALTER MALOSTI
Per la prima volta in scena direttamente la voce di questa irripetibile opera prima, che è il libro di avventure più atroce e più bello del ventesimo secolo: quella voce senza alcuna altra mediazione. Una voce che nella sua nudità sa restituire la babele del campo – i suoni, le minacce, gli ordini, il rumore della fabbrica di morte
La voce di Primo Levi è la voce che più di ogni altra ha saputo far parlare Auschwitz: la voce che da oltre settant’anni, con Se questo è un uomo, racconta ai lettori di tutto il mondo la verità sullo sterminio nazista. È una voce dal timbro inconfondibile, mite e salda: «considerate che questo è stato».
Oggi, nel centenario della nascita di Levi, il direttore di TPE – Teatro Piemonte Europa Valter Malosti firma la regia e l’interpretazione di Se questo è un uomo portando per la prima volta in scena direttamente la voce di questa irripetibile opera prima, che è il libro di avventure più atroce e più bello del ventesimo secolo: quella voce senza alcuna altra mediazione. Una voce che nella sua nudità sa restituire la babele del campo – i suoni, le minacce, gli ordini, il rumore della fabbrica di morte.
Se questo è un uomo va in scena dal 23 aprile al 12 maggio 2019 per la Stagione del Teatro Stabile di Torino al Teatro Carignano e vede assieme per la prima volta in una coproduzione TPE – Teatro Piemonte Europa, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale e Teatro di Roma – Teatro Nazionale, con la consulenza del Centro Internazionale di Studi Primo Levi e la collaborazione del Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Primo Levi, del Polo del ‘900 e di Giulio Einaudi editore.
La condensazione scenica del testo è stata curata da Domenico Scarpa e dallo stesso Malosti. La voce è quella del testimone-protagonista, ma i registri di quella voce sono molti. La voce di Se questo è un uomo contiene in realtà una moltitudine di registri espressivi, narrativi, percettivi e di pensiero. Questi registri, questi scarti, questa fusione di fatti e di pensieri, gli «a parte» meditativi, morali e perfino scientifici, perfino politici, sono altrettante opportunità per Malosti di ricreare in scena quella quantità di dimensioni e di chiaroscuri.
La scena sarà di Margherita Palli, che ha immaginato un cortocircuito visivo tra la memoria del lager e le «nostre tiepide case». Le luci saranno di Cesare Accetta, i costumi di Gianluca Sbicca, i video di Luca Brinchi e Daniele Spanò. In scena con Malosti i performer Antonio Bertusi e Camilla Sandri.
Il progetto sonoro, curato da Gup Alcaro, sarà fondamentale in questa riscrittura scenica. Se questo è un uomo è infatti un’opera acustica. Levi restituisce la babele del campo – i suoni, le minacce, gli ordini, i vocaboli gergali incomprensibili, i rari discorsi chiari e distinti – orchestrandola sulle lingue parlate in quel perimetro di filo spinato.
Come contrappunto al testo e al suono del lager ci saranno tre madrigali originali creati da Carlo Boccadoro a partire dalle poesie che Levi scrive immediatamente dopo il ritorno dal campo di annientamento, negli anni 1945-46.
L’immagine guida è opera del disegnatore e fumettista Pietro Scarnera, che ha rielaborato appositamente per la messa in scena di Se questo è un uomo una tavola del suo graphic novel Una stella tranquilla. Ritratto sentimentale di Primo Levi (Bologna, Comma 22, 2013), premio Cosmonauti per il miglior libro e Prix Révélation al Festival di Angoulême 2016.
Attorno allo spettacolo
Retroscena: Se questo è un uomo
Mercoledì 24 aprile 2019, ore 17.30, Teatro Gobetti (Via Rossini 8, Torino)
Per Retroscena – il progetto realizzato dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale con l’Università degli Studi di Torino / Dams – Università degli Studi di Torino / Crad – Valter Malosti, Domenico Scarpa e Fabio Levi dialogano con Enrico Mattioda (Università degli Studi di Torino / Dams) su Se questo è un uomo di Primo Levi. Incontro promosso con TPE – Teatro Piemonte Europa e Centro Internazionale di Studi Primo Levi, in collaborazione con il Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Primo Levi.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti in sala.
Archive Alive! Primo Levi: Il Versificatore
Lunedì 6 maggio 2019, ore 18, Mediateca Rai (via Verdi 31, Torino).
Nell’ambito del progetto Rai Archive Alive!, in occasione di Se questo è un uomo la Mediateca Rai in collaborazione con Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, TPE – Teatro Piemonte Europa, Centro Internazionale di Studi Primo Levi, Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Primo Levi e Università degli Studi di Torino / Dams ha selezionato dagli Archivi Rai la registrazione de Il Versificatore (1971) di Primo Levi per la regia di Massimo Scaglione, con Gianrico Tedeschi e Milena Vukotic. Durata: 45’. Liberamente tratto dall’omonimo racconto, incluso nella raccolta Storie Naturali del 1966, è un originale televisivo che tratta in maniera satirica l’eccessivo uso della tecnologia attraverso la vicenda di un poeta e di una macchina che compone poesie a richiesta. Introduce: Fabio Levi (Centro Internazionale di Studi Primo Levi).
Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria: 011 8104858, mediateca.torino@rai.it.
Per tutta la durata delle repliche di Se questo è un uomo sarà dedicata presso la sede della Mediateca Rai una postazione audio-video digitale che consentirà al visitatore di consultare tutti i materiali radio e tv Rai con la partecipazione di Primo Levi (trasmissioni, interviste, contributi). Ingresso libero. Orari: dal lunedì al giovedì, ore 9.30-17; venerdì ore 9.30-16
Comunicato stampa Se questo è un uomo