Babilonia Teatri (Enrico Castellani e Valeria Raimondi) si distinguono per un linguaggio estremo, pop, rock, punk. Drammaturgie sferzanti che parlano delle contraddizioni dell’oggi, portate in scena con attitudine ribelle.
Pedigree è la storia di un giovane uomo, della sua famiglia con due madri, del padre donatore e dei suoi cinque fratelli sparsi per il mondo. Racconta le difficoltà di una nuova generazione alle prese con genitori biologici e genitori di fatto, con nuove problematiche di identità e di coscienza. Pedigree riflette sulle prospettive di determinate scelte, dei diritti, dei desideri, delle aspettative di una generazione in provetta alla ricerca di nuove radici e alle prese con nuove paure.
Jesus non è uno spettacolo sulla religione in sé, ma sul consumismo religioso, che mantiene il tono sferzante che è cifra stilistica della compagnia. Jesus è un’ironica riflessione sull’esposizione mediatica di Gesù: affrescato, dipinto, tatuato, moltiplicato anche nella posta tra i dépliant, nella marca dei jeans, sulle copertine delle riviste. Così come accade al Pontefice, icona al pari delle rockstar, diffuso e frainteso alla stessa velocità. Come ci si pone rispetto a una figura, quella di Gesù, che soprattutto per il nostro Paese, non è solo religione, è anche un fatto culturale, da cui non si può prescindere? E sulle note di Personal Jesus dei Depeche Mode, ci si interroga laicamente su quanto pesi ancora sulla nostra società l’uomo della croce.
01_Comunicato stampa Babilonia Teatri
02_Scheda PEDIGREE a cura della Compagnia
03_Scheda JESUS a cura della Compagnia
04_PEDEGREE_estratti rassegna stampa
05_JESUS rassegna stampa estratti