Torino ricorda il grande regista e direttore dello Stabile a cinque anni dalla scomparsa. Una serata con Massimo Popolizio, Maria Paiato, Gianfranco Capitta e le immagini del suo spettacolo “Atti di guerra” andato in scena una sola sera.
E al Cinema Massimo il documentario di Capitta e Simone Marcelli sull’uomo e l’artista

Il 21 febbraio 2020 ricorre il 5° anniversario della morte di Luca Ronconi, che a Torino diresse il Teatro Stabile dal 1989 al 1994 e ha lasciato un’impronta indelebile nella storia culturale della città. A cinque anni dalla scomparsa, Ronconi rimane un riferimento imprescindibile per l’intera cultura italiana. Torino ricorda la sua straordinaria esperienza di intellettuale e di uomo di spettacolo il 24 e 25 febbraio 2020 con Il possibile e l’impossibile: due giornate promosse da TPE – Teatro Piemonte Europa, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale e Centro Teatrale Santacristina, in collaborazione con Museo Nazionale del Cinema, Università degli Studi di Torino / Dams e Crad.

TORINO E IL TEATRO DI LUCA RONCONI
Lunedì 24 febbraio 2020 alle 21.00 al Teatro Astra (via Rosolino Pilo, 6 – Torino) apre il programma di Il possibile e l’impossibile la serata Torino e il teatro di Luca Ronconi, con Massimo Popolizio e la partecipazione di Maria Paiato. Conduce Gianfranco Capitta. La serata ripropone lo straordinario ripescaggio in video dell’allestimento ronconiano degli Atti di guerra di Edward Bond, di cui si vedranno immagini inedite: spettacolo realizzato proprio al Teatro Astra di Torino in occasione del Progetto Domani (iniziativa del Teatro Stabile di Torino con cinque colossali spettacoli per i Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006) e che di fatto pochissimi hanno potuto vedere nella sua integrità, essendosi fermato dopo la sua prima rappresentazione.
È un’occasione per rimettere al centro dell’interesse, non solo strettamente teatrale, alcuni grandi, estremi allestimenti del Maestro che hanno visto coinvolto Massimo Popolizio assieme al meglio della scena italiana, a cinque anni dalla scomparsa di Ronconi: da Strano interludio a Gli ultimi giorni dell’umanità, per arrivare ad Atti di guerra, una summa di temi e lacerazioni che oggi riacquistano una loro centralità. Non mancherà una citazione speciale di un altro titolo straordinario e sperimentale, Peer Gynt di Ibsen, di cui Popolizio riproporrà un frammento, davanti alle immagini di quella splendida e poco conosciuta messa in scena analitica, avvolta nei veli della memoria.
Alla serata saranno presenti Roberta Carlotto per il Centro Teatrale Santacristina, Filippo Fonsatti per il Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Valter Malosti per TPE – Teatro Piemonte Europa, Ariella Beddini, Sergio Ariotti.  L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

IN VIAGGIO CON LUCA
Martedì 25 febbraio 2020, alle ore 18.30, al Cinema Massimo (Via Giuseppe Verdi, 18 – Torino), presso la Sala 2 viene proiettato il documentario su Luca Ronconi In viaggio con Luca di Gianfranco Capitta e Simone Marcelli, che ne firma anche la regia. Dopo la proiezione del film sono previsti gli interventi di Gianfranco Capitta e Simone Marcelli che dialogheranno con Federica Mazzocchi, Docente del Dams di Torino. Condurrà l’incontro Grazia Paganelli del Museo Nazionale del Cinema.

In viaggio con Luca racconta, col fascino divulgativo delle immagini, la «storia» di Ronconi, partendo dal luogo esotico in cui quasi casualmente è nato (Susa in Tunisia), ai posti dove è cresciuto e si è formato, prima come attore e poi come regista. Un’esperienza densa e unica, che ha sempre coniugato la visione spaziale con il peso della parola e quindi con la specificità dei suoi attori. Nel film sono fondamentali le interviste agli interpreti di quegli spettacoli, testimoni preziosi, generazioni diverse che sono state da lui formate e che, poi, crescendo, sono oggi i protagonisti di teatro, cinema e televisione, come Massimo Popolizio, Massimo De Francovich, Franca Nuti, Umberto Orsini, Anna Bonaiuto e Ottavia Piccolo, da Luca Zingaretti a Pierfrancesco Favino, Fabrizio Gifuni, Antonello Fassari, per fare solo alcuni nomi fra i tanti intervistati. E poi prestigiosi musicisti (il direttore della Scala Riccardo Chailly), cantanti e personaggi che hanno segnato un’epoca (Raina Kabaivanska, Enrico Lucherini, il premio Oscar per la fotografia Vittorio Storaro).
In viaggio con Luca vuol essere insomma il tentativo di ricostruzione di una biografia artistica fondamentale per il nostro spettacolo, il suo linguaggio, i suoi interpreti. Il documentario è stato realizzato grazie a un contributo finanziario di Fondazione Brunello e Federica Cucinelli e sotto la sigla produttiva indipendente di Catrina Producciones (Associazione culturale senza scopo di lucro).

Durata 90 minuti. L’ingresso alla proiezione è gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili.

Il documentario In viaggio con Luca sarà presentato il 21 febbraio al Piccolo Teatro di Milano (Chiostro di Via Rovello), il 27 febbraio al Teatro Cucinelli di Solomeo (Pg), il 2 marzo al Teatro Argentina per il Teatro Stabile di Roma.

 

MASSIMO POPOLIZIO
Diplomato all’Accademia Nazionale d’arte Drammatica Silvio D’Amico, inizia da subito a lavorare con Luca Ronconi, una collaborazione che si protrarrà fino all’ultimo spettacolo del Maestro, Lehman Trilogy (2015), con il quale ottiene il premio Ubu come migliore attore. Tra i molti spettacoli interpretati per Ronconi, Gli ultimi giorni dell’umanità di Kraus (1990), verso Peer Gynt da Ibsen (1995), Quer pasticciaccio brutto de via Merulana di Gadda (1996), Il lutto si addice a Elettra di O’Neill (1997), I due gemelli veneziani di Goldoni (premio Ubu 2001 come migliore attore protagonista). Per Professor Bernhardi di Schnitzler riceve l’Ubu 2005 come miglior attore non protagonista. In teatro collabora, inoltre, con Cesare Lievi, Claudio Longhi, Franco Branciaroli, Walter Pagliaro, Gianfranco de Bosio, Antonio Calenda, Marco Sciaccaluga, Elio De Capitani, Mauro Avogadro, Piero Maccarinelli, Jean Pierre Vincent, Massimo Castri, Lluís Pasqual, Carmelo Rifici. Tra gli spettacoli ricordiamo Copenaghen di Michael Frayn (2001), Riccardo III di Shakespeare (2003), Ritter Dene Voss di Thomas Bernhard (2007), Cyrano de Bergerac di Rostand (2009), Il misantropo di Molière (2010), Blackbird di Harrower (2011). Nel 2015 dirige Il prezzo di Arthur Miller, con Umberto Orsini. Per Radio Tre realizza la lettura integrale di vari libri, tra cui Ragazzi di vita. Nel 2017 vince il premio Ubu per la regia di Ragazzi di Vita di Pasolini campione di incassi per ben due stagioni al Teatro Argentina di Roma. Nel 2015 ottiene il premio Hystrio all’interpretazione. A novembre 2016 il Premio De Sica. Nel 2019 conquista un altro Ubu per Un nemico del popolo di Ibsen, premiato come miglior spettacolo dell’anno e accolto da uno straordinario successo di critica e pubblico. L’attenzione alla rilettura dei classici continua con l’allestimento di Furore di Steinbeck e con la performance dedicata ai versi cinici e affilati di Gioachino Belli. Molti anche i ruoli in tv, diretto da Claudio Bonivento, Roberto Faenza, Riccardo Milani, Enzo Monteleone. Riceve il Nastro d’Argento per il doppiaggio di Kenneth Branagh nel film Hamlet. Per il grande schermo collabora con i fratelli Taviani, Michele Placido, Daniele Luchetti, Paolo Sorrentino (Il divo, La grande bellezza), Mario Martone (Il giovane favoloso), Carlo Verdone, Fiorella Infascelli nel ruolo di Falcone in Era d’estate, per cui riceve il Nastro d’Argento. Nel 2018 è protagonista del film di Luca Miniero Sono tornato in cui interpreta Mussolini.

MARIA PAIATO
Diplomata all’Accademia Nazionale d’arte Drammatica Silvio D’Amico nel 1984. Ha vinto numerosi e prestigiosi premi fra cui quattro Ubu. Nel 2006 a Torino ha preso parte al progetto Domani di Luca Ronconi per le Olimpiadi della Cultura interpretando il ruolo di Miriam Mafai ne Il silenzio dei comunisti di Vittorio Foa, Miriam Mafai e Alfredo Reichlin, che le frutta l’Ubu 2006 come migliore attrice. Ronconi la dirige ancora ne La modestia e Il panico di Rafael Spregelburd, Santa Giovanna dei macelli di Bertolt Brecht e La Celestina di Fernando de Rojas. Valter Malosti la dirige in Quattro atti profani di Antonio Tarantino vincendo il premio Duse nel 2009. Nel 2018 è stata protagonista in Cosi è, se vi pare di Luigi Pirandello per la regia di Filippo Dini, prodotto dal Teatro Stabile di Torino. Nel 2019, diretta da Massimo Popolizio, ha interpretato il personaggio in panni maschili di Peter Stockmann in Un nemico del popolo di Henrik Ibsen (produzione Teatro di Roma) vincendo ancora una volta l’Ubu come migliore interprete. Per il cinema ha lavorato fra gli altri con Francesca Comencini, Luca Guadagnino e Carlo Mazzacurati e ha partecipato a numerose produzioni radiofoniche per Radio Rai 3.

GIANFRANCO CAPITTA
Ha seguito da sempre il lavoro di Luca Ronconi in teatro, tanto che nel 2012 ha firmato con lo stesso regista un libro (edito da Laterza) sui principi e gli elementi di quel Teatro della conoscenza: l’importanza del testo, il lavoro con gli attori, la reinvenzione dello spazio. Nel filmato è lui a guidare lo spettatore nei luoghi dove Ronconi è nato, vissuto e soprattutto dove ha realizzato i suoi capolavori. Nel documentario In viaggio con Luca Gianfranco Capitta è anche la voce conduttrice del racconto.

SIMONE MARCELLI
Di In viaggio con Luca firma anche la regia. Ha fra l’altro realizzato recentemente un documentario (che ha riscosso notevole successo) dedicato a Franco Maria Ricci, Ephemère.

 

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04_Trailer_Il possibile e l’impossibile

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