Giorni felici di Samuel Beckett con Nicoletta Braschi e Roberto De Francesco, per la regia di Andrea Renzi, inaugura il 22 ottobre 2013, al Teatro Gobetti, la nuova Stagione dello Stabile torinese. La Stagione 2013/2014 del Teatro Stabile spazierà dal repertorio alla drammaturgia contemporanea, presentando nei suoi teatri le grandi produzioni e i più interessanti registi e interpreti della scena italiana: da ottobre 2013 a maggio 2014 saranno 45 gli spettacoli programmati fra produzioni e ospitalità. Laura Marinoni e Valter Malosti, Silvio Orlando e Valerio Binasco, Gabriele Lavia, Alessandro Gassmann, Renato Carpentieri con Paolo Graziosi e Mario Martone, Luigi Diberti, Nello Mascia, Marco Isidori con i Marcido Marcidorjs e ancora Franco Branciaroli, Peter Stein, Luca Zingaretti, Geppy Gleijeses e Lello Arena, Leo Gullotta, Alfredo Arias, Antonio Latella, Toni Servillo, Luca Ronconi, Paolo Poli, Maria Paiato, Nicoletta Braschi con Andrea Renzi, Glauco Mauri, Fausto Russo Alesi, Giulio Scarpati, Vincenzo Pirrotta, Jurij Ferrini e Natalino Balasso, Elio De Capitani e Ferdinando Bruni, Damiano Michieletto, Emma Dante, Chiara Caselli e Milena Vukotic sono solo alcuni dei nomi che compongono il nuovo cartellone dello Stabile di Torino.
Anche nella nuova programmazione è da sottolineare il crescente processo di internazionalizza-zione dello Stabile che da un lato “esporta” le sue produzioni – Operette morali di Leopardi per la regia di Mario Martone andrà in scena a New York e Quartett (Le relazioni pericolose) di Heiner Müller con la regia di Valter Malosti al Residenztheater di Monaco di Baviera e al Théâtre du Galpon di Ginevra – e dall’altro ospita prestigiose compagnie straniere come il Residenztheater di Monaco, il Teatro Katona di Budapest e il Théâtre du Galpon di Ginevra.
«Possiamo consentirci un simile cartellone in tempi di crisi come quelli che viviamo – dichiara Mario Martone, Direttore del Teatro Stabile di Torino – grazie alla forza che abbiamo conquistato in questi anni sul mercato teatrale e a un pubblico straordinario al quale siamo profondamente grati».
Nella nuova stagione il Teatro Stabile proporrà 11 tra produzioni e coproduzioni, di cui
7 nuovi allestimenti e 4 riprese: un progetto produttivo di ampio respiro che non solo volge lo sguardo alle opportunità nazionali e internazionali ma che, come gli scorsi anni, consolida ulteriormente la propria attenzione al territorio; attenzione, come ricorda Mario Martone: «…intesa non come una forma di protezionismo, ma come un vero volano per la spinta artistica del nostro Stabile: non c’è teatro che abbia forza internazionale senza avere una radice».