A dieci anni dalla sua scomparsa Luca Ronconi viene ricordato a Torino con la proiezione dello spettacolo del 2006 Il silenzio dei comunisti, interpretato da Luigi Lo Cascio, Maria Paiato e Fausto Russo Alesi.
In occasione del decennale dalla scomparsa di Luca Ronconi (1933 – 2015), il Teatro Stabile di Torino in collaborazione con Rai Cultura, il Museo Nazionale del Cinema e il Centro Teatrale Santacristina ricordano il grande regista e intellettuale che dal 1989 al 1994 ha diretto lo Stabile torinese e per il quale ha firmato, nel corso della sua carriera, produzioni memorabili. Mercoledì 19 febbraio 2025, alle ore 20.30, al Cinema Massimo verrà proiettato in anteprima Il silenzio dei comunisti di Vittorio Foa, Miriam Mafai, Alfredo Reichlin, per la regia di Luca Ronconi e l’interpretazione di Luigi Lo Cascio, Maria Paiato e Fausto Russo Alesi, produzione teatrale Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, progetto editoriale di Felice Cappa e Alida Fanolli, regia televisiva Emanuele Garofalo.
L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti in sala.
Il silenzio dei comunisti
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Luigi LoCascio
ph. Marcello Norberth
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Fausto Russo Alesi
ph. Marcello Norberth
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Fausto Russo Alesi
ph. Marcello Norberth
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Luigi Lo Cascio
ph. Marcello Norberth
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Luigi Lo Cascio e Fausto Russo Alesi
ph. Marcello Norberth
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Maria Paiato
ph. Marcello Norberth
Alla proiezione saranno presenti Alessandro Bianchi, Presidente del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale; Filippo Fonsatti, Direttore del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale; Pier Alessandro Corsini, Responsabile di Rai5; Felice Cappa, autore e regista; Grazia Paganelli, responsabile programmazione Museo Nazionale del Cinema; Roberta Carlotto, Direttore del Centro Teatrale Santacristina. Dopo la proiezione torinese, lo spettacolo sarà trasmesso in onda il 22 febbraio, alle ore 21.15, su Rai5.
Scheda dello spettacolo
Nel 2002 Vittorio Foa scrive una serie di lettere a due ex compagni di partito, Miriam Mafai e Alfredo Reichlin, invitandoli a esprimersi sul “silenzio dei comunisti”, ossia su cosa avesse rappresentato per loro il PCI e la militanza politica, interrogandosi al contempo sulle ragioni per cui sempre meno persone si definissero “comunisti”. Da queste sette epistole verrà poi tratto un volume, pubblicato da Einaudi, una sorta di epistolario pieno di passione, che pone domande forti e imbarazzanti alla sinistra, sulla necessità della rivoluzione, chiamando in causa vecchi e nuovi comunisti. Un testo non pensato per la scena, dunque, ma che fornisce lo spunto per dibattere problemi di una società in piena crisi, una crisi causata dalla transizione tra due epoche storiche. Luca Ronconi, nell’ambito delle manifestazioni culturali previste per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006, dirige lo spettacolo, affidando a Luigi Lo Cascio, Maria Paiato, Fausto Russo Alesi i ruoli dei tre protagonisti. Nei dialoghi scorre la storia del Partito Comunista Italiano, degli anni della Ricostruzione, delle vittorie e dei fallimenti di una compagine politica di riferimento per gli italiani di oltre mezzo secolo. Dichiarava Luca Ronconi in merito allo spettacolo: «Il silenzio dei comunisti è un testo che invita al dialogo. Lo dicono chiaramente questi personaggi: è importante la conoscenza degli altri, il rapporto con gli altri, il dialogo con gli altri, senza rinunciare alla propria appartenenza. Non dobbiamo pensare che l’appartenenza sia esclusione».
La proiezione si innesta sul progetto Un anno con Luca Ronconi a dieci anni dalla scomparsa a cura del Centro Teatrale Santacristina. Per rilanciare i temi centrali del lavoro di Luca Ronconi, infatti, e proiettarli sul presente, il 2025 vedrà succedersi numerose iniziative dedicate alla sua figura, risultato di progetti messi in campo da importanti istituzioni italiane e riuniti in un unico palinsesto dal Centro Teatrale Santacristina, oggi diretto da Roberta Carlotto. Sebbene Ronconi avesse più volte ribadito di non preoccuparsi della memoria attorno alla sua produzione teatrale, il 2025 offrirà l’occasione per ricordare uno dei più importanti artisti del nostro paese, un intellettuale che ha lasciato prove di un teatro di cui, soprattutto oggi, sentiamo la mancanza. Saranno infatti numerose le iniziative dedicate a Luca Ronconi in diverse città italiane, a partire dalle prossime settimane.
Per tutto il mese di febbraio la Rai ha previsto un’ampia e ricca programmazione. Su Rai 5 si inizia il 3 febbraio con la messa in onda delle cinque puntate dell’Orlando furioso televisivo, realizzate da Ronconi nel 1975, a cui seguiranno speciali televisivi e documentari che raccontano la lunga carriera del regista, dal Laboratorio di Prato (1976-1978) agli anni del Piccolo Teatro, senza dimenticare l’esperienza focale del Centro Teatrale Santacristina, raccontata dal documentario La scuola d’estate (2014) di Jacopo Quadri. Inoltre, sono in programma rare interviste, servizi di repertorio, e riprese integrali di celebri spettacoli come Orestea, La torre, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana e Lehman Trilogy, ultimo indimenticabile spettacolo diretto dal Maestro e prodotto dal Piccolo Teatro di Milano. Punta di diamante della programmazione sarà l’esclusiva messa in onda il 22 febbraio delle immagini inedite de Il silenzio dei comunisti.