Martedì 28 gennaio 2020, alle ore 19.30, debutta al Teatro Carignano di Torino lo spettacolo TEMPODICHET. LA VERSIONE DI CHET BAKER, diretto da Leo Muscato, che ne è anche autore insieme a Laura Perini. In scena Paolo Fresu (tromba e flicorno), che ha composto le musiche originali, Dino Rubino (piano) e Marco Bardoscia (contrabbasso), affiancati dagli attori (in ordine alfabetico) Alessandro Averone, Rufin Doh, Paolo Li Volsi, Debora Mancini, Daniele Marmi, Mauro Parrinello, Graziano Piazza, Laura Pozone. Le scene sono di Andrea Belli, i costumi di Silvia Aymonino, le luci di Alessandro Verazzi.

Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano, resterà in scena al Carignano per la Stagione in abbonamento del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale fino a domenica 2 febbraio.

Il musicista Paolo Fresu, con una nutrita compagnia di attori, racconta un mito assoluto del jazz: Chet Baker. Note e parole si incontrano in una inedita sovrapposizione tra scrittura drammaturgica e improvvisazione musicale.

La più emozionante e disperata delle trombe jazz, quella di Chet Baker, è uno dei miti musicali più controversi e discussi del ’900. A farlo rivivere sulla scena in questo biopic teatrale è il grande trombettista Paolo Fresu, alter ego del suo predecessore americano, nato nell’Oklahoma della Grande Depressione. Tempo di Chet. La versione di Chet Baker è il risultato della fusione e della sovrapposizione tra la scrittura drammaturgica di Leo Muscato e Laura Perini e la partitura musicale curata, e interpretata dal vivo, di Paolo Fresu. Un flusso organico di note, parole e immagini per raccontare un personaggio leggendario e la sua epoca. La regia di Muscato oscilla tra passato e presente, lungo le varie fasi della vita dell’artista – raccontato da chi lo ha incontrato: i genitori, le amanti, gli amici della giovinezza, i colleghi musicisti, i critici musicali – mettendo a fuoco fatti ed episodi, da quando bambino suo padre gli regalò la prima tromba, fino agli istanti prima della morte, trovata volando giù dalla finestra di un albergo di Amsterdam. Fresu ricorda che all’interno dell’alone di mistero che circonda il trombettista si staglia, come un cono di luce, una musica straordinariamente limpida, logica e trasparente, forse una delle più razionali e architettonicamente perfette della storia del jazz. La colonna sonora dell’opera teatrale è interpretata live da Paolo Fresu con Dino Rubino e Marco Bardoscia.

01_CS_TEMPO DI CHET

02_Scheda a cura della compagnia

03_Note_Tempo di Chet

Foto dello spettacolo ph_Tommaso Le Pera