Debutta al Teatro Carignano di Torino, martedì 18 febbraio 2020, alle ore 19.30, UN NEMICO DEL POPOLO, di Henrik Ibsen, con la traduzione di Luigi Squarzina, per la regia di Massimo Popolizio. In scena Massimo Popolizio e Maria Paiato insieme a Tommaso Cardarelli, Francesca Ciocchetti, Martin Chishimba, Maria Laila Fernandez, Paolo Musio, Michele Nani, Francesco Bolo Rossini e con Flavio Francucci/Luca Mascolo, Cosimo Frascella, Duilio Paciello, Francesco Santagada, Gabriele Zecchiaroli. Le scene sono di Marco Rossi, i costumi di Gianluca Sbicca, le luci di Luigi Biondi, il suono di Maurizio Capitini, i video di Lorenzo Bruno e Igor Renzetti.
Lo spettacolo, prodotto dal Teatro di Roma – Teatro Nazionale, resterà in scena al Carignano per la Stagione in abbonamento del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale fino a domenica 1 marzo.
Massimo Popolizio sfida un testo classico dai tratti di rovente attualità, e nel confronto con il testo di Ibsen sulla politica corrotta fa emergere temi e mali del nostro tempo. In scena una straordinaria Maria Paiato en travesti.
Un testo dallo spirito fortemente contemporaneo, che parla di ricerca della verità, di consenso popolare e giornalistico. Dopo i disperati, vitalissimi Ragazzi di vita di Pasolini, Massimo Popolizio affronta una nuova sfida registica. Un nemico del popolo di Henrik Ibsen è un testo classico dai tratti di assoluta attualità: dalla prospettiva dell’oggi, l’opera del drammaturgo norvegese assume un’inedita forza comunicativa. Oltre a firmare l’allestimento, Popolizio è protagonista nel ruolo del dottor Thomas Stockmann, accanto a una Maria Paiato in panni maschili, quelli di Peter Stockmann: per questo ruolo è stata insignita del Premio Le Maschere del Teatro Italiano 2019 e ha ricevuto l’Ubu 2019 come migliore attrice. Un nemico del popolo ha ricevuto il Premio Ubu 2019 come migliore spettacolo dell’anno. Un conflitto politico e morale contrappone i due fratelli: il medico, Thomas, che scopre l’inquinamento delle acque termali della sua cittadina, e il sindaco, Peter, che tenta (invano) di convincerlo a insabbiare la notizia. Uno scontro tra due punti di vista: le ragioni della scienza e quelle del capitale. Dalla piccola borghesia ai grandi azionisti, dalla classe politica alla stampa, tutta la società infatti prima elogia e poi dichiara inammissibile la scoperta del dottore, le cui conseguenze economiche per la piccola comunità sarebbero disastrose. Popolizio si spinge ad indagare i grandi temi e le contraddizioni della nostra società: dalla corruzione alla responsabilità etica per l’ambiente, dal ruolo dei media nella creazione di opinioni e consenso ai rapporti tra massa e potere. E molto ha ancora oggi da dire il testo di Ibsen proprio sui meccanismi e i volti del potere, su come esso nasconda corruzione e interesse personale dietro il pretesto del bene comune.