Dal 3 gennaio 2017 prenderà il via al Teatro Gobetti di Torino “Il cielo su Torino”, progetto dedicato alle giovani compagnie sostenute da STT, Sistema Teatro Torino. Nell’ambito della terza edizione della rassegna debutteranno: Silvia Battaglio con Orlando. Le primavere (3 – 4 gennaio 2017, prima nazionale); Aurélia Dedieu e Giuseppe Vetti con S.O.S. Storie di un’odissea psicosomatica (6 – 7 gennaio, prima nazionale); Giuliano Scarpinato con Elettra da Hugo Von Hofmannsthal (9 – 10 gennaio); Compagnia Lanavesandri con Variazioni sulla libellula (11 – 12 gennaio, prima nazionale); Chiara Cardea e Elena Serra con Edith (14 – 15 gennaio, prima nazionale).
Martedì 3 gennaio 2017, alle ore 19.30, al Teatro Gobetti di Torino andrà in scena, in prima nazionale, il primo spettacolo della rassegna: ORLANDO. LE PRIMAVERE con la regia, le coreografie e la drammaturgia di Silvia Battaglio, liberamente ispirato a Orlando di Virginia Woolf. Lo spettacolo è interpretato da Silvia Battaglio e Lorenzo Paladini, disegno luci di Massimiliano Bressan, suggestioni musicali di Luc Ferrari, Paolo Angeli, Officine Schwartz. Orlando. Le Primavere sarà replicato al Gobetti mercoledì 4 gennaio 2017, alle ore 20.45.
Nella produzione letteraria di Virginia Woolf, Orlando costituisce un “libriccino”, “in stile di burla”. Di fatto, una appassionata lettera d’amore a Vita Sackville-West, amante per quasi un ventennio, un testo a metà tra la biografia romanzata, il poema e il saggio critico, ambientato tra l’epoca elisabettiana ed il Novecento, giocato sull’intercambiabilità dei sessi del protagonista, celebrazione del mito androgino così nodale nell’autrice anglosassone. Creatura in continua trasformazione, Orlando si modella su quell’idea di libertà che è strettamente connessa ai temi dell’identità e dell’appartenenza, facendosi tramite di valori unici quali amore, verità, onestà.
In lei “maschile” e “femminile” non confliggono, ma sono i segni di energia e forza generatrice.
Sognatrice, poetessa, refrattaria ai ruoli e alle definizioni, Orlando è un nobile e sensibile fanciullo inglese che attraversa l’esistenza dal 1600 per oltre tre secoli trasformandosi in una donna, facendo esperienza del mondo, dell’umano e dei cambiamenti, con la leggerezza dell’artista naif e la profondità dell’eroina romantica. Nel continuo ma fluido divenire scopre il segreto dell’eternità: attraverso le sue infinite primavere esperisce la ricerca e la consapevolezza del sé propria di ogni individuo illuminando l’universale e intimo bisogno di appartenenza a se stessi.
Silvia Battaglio, autrice, regista, formatrice, ha alle spalle un lungo ed articolato percorso artistico: studia danza classica, contemporanea e teatro-danza, attivando poi importanti collaborazioni con Julia Varley e l’Odin Teatret di Eugenio Barba. Ha convogliato la propria cifra stilistica ed espressiva nella Compagnia Biancateatro, orientata alla sperimentazione e rivisitazione delle grandi opere letterarie e nell’indagine di tematiche quali identità, famiglia, femminile, potere, diversità. Una sinergia che riporta il corpo al crocevia di significati e simboli, contenitore di memoria, impulsi e fantasie: nascono così i suoi più recenti lavori (Io amo Helen, Lolita). (Scheda tratta dal programma del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale della Stagione 2016/2017)