Le Operette morali sono una raccolta di ventiquattro componimenti in prosa, dialoghi e novelle, che Giacomo Leopardi scrive tra il 1824 ed il 1832.  In essi troviamo l’anima più profonda dell’autore: il rapporto dell’uomo con la storia, con i suoi simili e in particolare con la Natura; il raffronto tra i valori del passato e la situazione statica e decaduta del presente; la potenza delle illusioni e della gloria. I temi affrontati sono fondamentali, primari: la ricerca della felicità e il peso dell’infelicità, la natura matrigna, la vita che è dolore, noia. In questo panorama di atmosfere astratte e glaciali la ragione si distingue come unico strumento per sfuggire alla disperazione.  Le Operette rappresentano una perfetta orchestrazione di toni sulla vita e sulla morte: nella visione leopardiana, l’uomo si muove all’interno di una natura cieca, dalla quale non può ottenere nulla. Sprezzante verso l’idea di progresso, scientifico e spirituale, il poeta irride le conquiste dell’umanità come pure finzioni, chimere di un progresso senza costrutto. Cosa rimane dunque all’uomo?

Teatro Carignano
1 – 13 aprile 2014

OPERETTE MORALI
di Giacomo Leopardi
regia Mario Martone

con Renato Carpentieri, Roberto De Francesco, Iaia Forte, Paolo Graziosi, Giovanni Ludeno, Paolo Musio, Totò Onnis, Barbara Valmorin, Victor Capello
scene Mimmo Paladino
costumi Ursula Patzak
luci Pasquale Mari
suoni Hubert Westkemper
dramaturg Ippolita di Majo
aiuto regia Paola Rota
scenografo collaboratore Nicolas Bovey
la musica per il Coro di morti nello studio di Federico Ruysch
è di Giorgio Battistelli (Casa Ricordi – Milano)
esecuzione Coro del Teatro di San Carlo diretto da Salvatore Caputo
Fondazione del Teatro Stabile di Torino

OPERETTE MORALI ha ottenuto i seguenti premi:
Premio Ubu per il teatro 2011 a Mario Martone per la miglior regia
Premio La Ginestra 2011 a Mario Martone per la regia
Premio dello spettatore 2012 Teatri di Vita di Bologna a Mario Martone

Comunicato stampa OPERETTE MORALI Torino