Al Teatro Gobetti, martedì 20 luglio 2021, alle ore 21.00, nell’ambito di Summer Plays/Nuove destinazioni va in scena L’ARTE DEL VIVERE E DEL MORIRE – Tragodia project uno spettacolo scritto, diretto e interpretato da Domenico Castaldo, con Ginevra Giachetti, Marta Laneri, Rui Albert Padul, Natalia Sangiorgio, Judit Beltri Panisello, Marta Maltese, Zi Long Ying. Light designer Davide Rigodanza, sound engineer Massimiliano Bressan. Lo spettacolo, prodotto da LabPerm di Castaldo, sarà replicato al Gobetti mercoledì 21 e giovedì 22 luglio, alle ore 21.00.
Tra mito ed emozionalità, uno spazio di riflessione sulla natura umana, sulle paure e le speranze, sul potere risanante dell’arte: Domenico Castaldo e il suo ensemble ci accompagnano in un percorso che mescola canti, danze e poesia per liberarsi delle nostre fragilità, riconoscendosi nell’infinito che è proprio dell’essere umano.
Scheda a cura della Compagnia
Drammaturgia
Uno spazio di riflessione sulla nostra natura umana, sulla nostra vulnerabilità e la capacità di redenzione dell’arte e dello spirito. Il lavoro evoca il mito del Minotauro e la figura di Arianna, e ci riporta all’interno di una vicenda che ci invita a trovare in noi e nell’ “umano”, in relazione all’inesplicabile, la fonte e la meta dell’esistere.
I canti
Lo spettatore sarà condotto in un viaggio emotivo attraverso una sinfonia di canti a cappella. Sono canti originali, frutto di una lunga ricerca vocale in seno al LabPerm e legati a danze ed azioni fisiche capaci di generare trasporto empatico ed emotivo, il motore scenico della drammaturgia musicale.
Messa in scena
Si presenta come un lavoro di gruppo, privo di scene, in cui il coro (corpo e voci) costituisce l’ambientazione vibratile, e si presenta come la polis senza parole che interroga i protagonisti attraverso il suono, ovvero attraverso l’emotività resa pura dalle armonie. L’attore protagonista (Castaldo) si presenta anche come autore della rielaborazione e dell’attualizzazione dei testi scelti.
Il lavoro in team con un light designer (Davide Rigodanza) e con un sound engineer (Massimiliano Bressan) intende mettere a frutto diversi tipi di sensibilità artistiche nel campo dell’arte teatrale, un’occasione per fondere il lato tecnologico ed estetico con quello essenziale ed evocativo del LabPerm.
01_CS_L’arte del vivere e del morire