SUMMER PLAYS
Sere d’estate al Teatro Carignano
15 giugno – 13 settembre 2020
Rassegna organizzata da Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale e TPE – Teatro Piemonte Europa
NELL’AMBITO DELLA RASSEGNA ESTIVA “SUMMER PLAYS” IRENE IVALDI PORTA IN SCENA DUE MONOLOGHI DI ALDO NICOLAJ: “SALI E TABACCHI” e “ZIE E PICCIONI” TEATRO CARIGNANO DAL 28 AL 30 AGOSTO 2020
Al Teatro Carignano di Torino venerdì 28 agosto 2020, alle ore 21.00, vanno in scena due monologhi di Aldo Nicolaj: SALI E TABACCHI e ZIE E PICCIONI diretti e interpretati da Irene Ivaldi. I monologhi, prodotti dal Teatro di Dioniso, sono programmati nella rassegna SUMMER PLAYS. Sere d’estate al Teatro Carignano organizzata dal Teatro Stabile di Torino e da TPE – Teatro Piemonte Europa e saranno replicati al Carignano il 29 e il 30 agosto 2020.
Scheda a cura della Compagnia
Nel centenario della nascita del commediografo piemontese Aldo Nicolaj (nato a Fossano il 15 marzo del 1920), Irene Ivaldi decide di portare in scena due monologhi del suo vasto repertorio: Sale e tabacchi e Zie e piccioni. Nicolaj è stata una delle voci più importanti ed irriverenti del ‘900 teatrale italiano: versatile e fecondo, esordì con opere di impegno sociale osteggiate dalla censura dell’epoca. Una vita movimentata: dalla deportazione in Germania durante la guerra al soggiorno in Sudamerica come addetto culturale all’Ambasciata del Guatemala, al trasferimento a Roma. Filo conduttore di questi anni e dei successivi è la produzione incessante di testi teatrali, commedie e atti unici. Nelle sue opere, molto rappresentate all’estero (in Russia, per esempio, Classe di ferro e Farfalla… farfalla sono considerate quasi dei classici e vengono continuamente rappresentate), seppe sperimentare diversi stili, passando con disinvoltura dal simbolismo al neorealismo, dal surrealismo al teatro dell’assurdo, senza mai perdere la cifra che le caratterizza: la critica ironica del modo di vivere contemporaneo, attraverso la descrizione della classe borghese e piccolo-borghese colta nella sua quotidianità. Ispiratrice di molti suoi testi – in particolare monologhi – fu Paola Borboni, Emilia, in pace e in guerra, ad esempio, è stato scritto apposta per lei e su sua pressante richiesta. Fu anche apprezzato traduttore di opere teatrali straniere, soprattutto dal francese (Anouilh, Claudel, Duras), e sceneggiatore. Irene Ivaldi, attrice che all’interno di Teatro di Dioniso conduce da anni una personale e appassionata ricerca teatrale – che l’ha portata a dare vita sulla scena a personaggi quali Livia Serpieri (protagonista di Senso di Boito) e Anna Karenina – decide di affrontare l’ironia corrosiva di Nicolaj, elaborando due dei suoi monolghi: Sale e tabacchi e Zie e piccioni, due confessioni aperte, brillanti e non prive di sorprese. Nella prima una bella tabaccaia, fresca del funerale del consorte, racconta senza reticenze il rapporto con il defunto marito, un gagà di provincia appassionato di donne e motori. La seconda è la storia di una donna scialba e introversa, che ha dedicato la vita all’amorevole cura di madre e zie paralitiche, e si confida con un’irresistibile versione della sua piissima condotta. Aldo Nicolaj è come un grande couturier: corteggia due signore tanto normali e tanto per bene, le lusinga vestendole delle parole giuste e, quando gli abiti sono indosso e le signore rinnovate e soddisfatte, come un demiurgo pettegolo le induce a parlare, ad alzare i tappeti dove si nascondono le polverose magagne della piccola borghesia.
Irene Ivaldi percorso artistico
Si diploma alla Scuola del Teatro Stabile di Torino diretta da Luca Ronconi. Da allora lavora, tra gli altri, con Mauro Avogadro, Gabriele Lavia, Attilio Corsini, Ugo Gregoretti e Valter Malosti. Al cinema e in televisione ha recitato per Antonio Albanese, Emidio Greco, Vittorio Sindoni, Felice Farina. Per il film “Senza fine” di Roberto Cuzzillo ha ricevuto i premi come miglior attrice protagonista al Chieti Film Festival, al Festival di Gallio, al Festival del Sol di Tenerife e al Festival de Cine di Madrid. Collabora con la compagnia Teatro di Dioniso anche come curatrice di laboratori destinati alla formazione dei giovani.