Martedì 17 dicembre 2019, alle ore 19.30, debutta al Teatro Gobetti L’ARTE DI MORIRE RIDENDO di Paolo Nani, con lo stesso Nani affiancato da Thomas Bentin.
Prodotto dal Teatro Filodrammatici di Milano, lo spettacolo resterà in scena al Teatro Gobetti per la stagione in Abbonamento del Teatro Stabile fino a lunedì 6 gennaio 2020.
Variazioni di orario durante le Feste:
Recite: martedì 24 dicembre e mercoledì 25 dicembre 2019, riposo; giovedì 26 dicembre, ore 15.30.
La recita del 31 dicembre 2019 è programmata alle ore 20.45 (fuori abbonamento).
Il 31 dicembre, al termine dello spettacolo, saranno offerti al pubblico nel foyer del Gobetti un calice di bollicine con il panettone o il pandoro Stratta.
Ottanta minuti di comicità e commozione, un’altalena di emozioni, senza parole. Dopo il grande successo de La lettera, Paolo Nani torna al Gobetti con lo spettacolo acclamato al London Mime Festival. Al culmine di una tournée, due clown si trovano ad affrontare il più fatale momento della vita: la fine.
La fine è nota. Raccontare la vita attraverso il suo momento fatale: la dipartita. Dopo il travolgente successo de La lettera, Paolo Nani torna con L’arte di morire ridendo, trionfo europeo, vincitore del ComedyArts Festival di Moers, acclamato al London Mime Festival. Ottanta minuti di comicità e commozione. Un testo senza parole.
Un’altalena di emozioni per uno spettacolo in miracoloso equilibrio tra lacrime e risate.
Al fianco di Nani, l’attore, ballerino e coreografo Thomas Bentin. La storia è quella di una coppia di clown, un duo di grandi attori al culmine della carriera, impegnati in una tournée. Improvvisamente uno di loro apprende che è malato e gli resta poco da vivere. Cosa succede? Come muore un clown? Come fa ad andarsene dignitosamente, nel bel mezzo di una tournée, senza disturbare troppo chi gli sta attorno e ciò che ogni sera va in scena? Quando non resta nulla da perdere è il momento di godersi il “qui e ora” come mai si è fatto prima.
Ma nel fantastico mistero della “vita prima della morte” niente – soprattutto in teatro – va come dovrebbe. Tra gag in puro slapstick e momenti di tenerezza, davanti e dietro il sipario, i due vivono la loro quotidianità di attori, amici e concorrenti, sempre pronti a rubare l’uno all’altro un applauso in più. Una allegra rivalità/complicità fatta di esilaranti schermaglie. Uno spettacolo delicato e intelligente che attraverso l’arte della clownerie esplora il grande, terrificante tabù della morte che tutti noi dobbiamo affrontare, ma che scegliamo di ignorare.